In patria era considerato il nuovo Boban e nella Dinamo Zagabria si prese la responsabilità di sostituire uno come Luka Modric, appena passato al Tottenham: «Milan Badelj è un centrocampista completo — ha spiegato lo stesso Boban — ha grande tecnica ed simile, anche se più difensivo, rispetto a Borja Valero e Pizarro». Se non è uno spot, poco ci manca. Milan Badelj in effetti ha solo 25 anni, ma gioca già da veterano. A 17 anni in Croazia era già oggetto del desiderio del mercato, a 19 invece giocava in Champions e guidava la squadra con personalità e sagacia tattica.
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Badelj, un gigante dai piedi buoni (che ricorda Boban)
In patria era considerato il nuovo Boban e nella Dinamo Zagabria si prese la responsabilità di sostituire uno come Luka Modric, appena passato al Tottenham: «Milan Badelj è un centrocampista …
Tra passaggi vincenti, tiri da lontano e lanci a testa alta, giocava così bene che il Manchester United gli mise subito gli occhi addosso, tanto che prima dell’interessamento dell’Amburgo, il suo trasferimento in Premier pareva già cosa certa. Mezzala moderna in grado di giocare anche davanti alla difesa, ma anche di inserirsi con pericolosità (e senza palla) nell’area di rigore avversaria, Badelj è dotato di un gran fisico (è alto 187 cm) e anche per questo unisce qualità a quantità, proprio le caratteristiche che mancavano alla Fiorentina di Montella. I suoi tackle a centrocampo dunque faranno molto comodo, anche se palleggio e assist vincenti restano comunque le caratteristiche principali di un talento cresciuto con il numero 10 addosso e poi diventato giocatore a tutto campo col passare degli anni.
Milan è da tempo anche nel giro della Nazionale croata, anche se il suo ct (dopo averlo inserito nella pre-lista dei 30) lo ha escluso dagli ultimi Mondiali in Brasile. Dopo i 4 anni e le 164 presenze (e 30 gol) con la Dinamo (dove divenne presto l’idolo incontrastato della gente e il faro della squadra), da due stagioni il croato faceva parte della rosa dell’Amburgo, club col quale ha collezionato 60 presenze e 2 reti in un campionato di grande livello come la Bundesliga.
Ragazzo semplice, maturo e soprattutto molto ambizioso, ha il 14 come numero preferito (che però a Firenze indossa Mati Fernandez), ma quello che conterà davvero sarà il feeling con Borja, Pizarro e Aquilani: rispetto ai nuovi compagni, il croato ha più doti da corsa (anche se non è velocissimo) e interdizione e nel 4-3-1-2 dell’Aeroplanino potrà tranquillamente sostituire Pizarro davanti alla difesa, oppure un interno di centrocampo. Di certo, con lui Montella completa il centrocampo e può rilanciare le sue ambizioni Champions: i tifosi invece potrebbero presto innamorarsi delle sue giocate in velocità e del suo destro al fulmicotone, che i suoi connazionali di Zagabria ricordano ancora con piacere come arma fantastica per spaccare le partite.
Corriere Fiorentino
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