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Andrea Della Valle: “Neto non firma? Gioca Tata”

“Ho appena autorizzato un nostro investimento economico. Pasqual resta. Lo stadio e Pepito…”

Redazione VN

Sul Corriere dello Sport-Stadio troviamo un'intervista a Andrea Della Valle, realizzata da Alessandro Rialti. Questi i concetti principali.

PROGETTO – “Mi viene da ridere quando sento dire o leggo che noi non investiamo abbastanza. Io ho appena autorizzato un nostro intervento economico (15 milioni di euro circa, ndr) e la stessa cifra inseriremo a primavera. Il sogno è quello di arrivare all'autofinanziamento. Ce la faremo, ma oggi non è possibile e comunque non prima di aver realizzato lo stadio”.

STADIO – “Speriamo che la candidatura alle Olimpiadi ci dia una mano. Però se ci danno il via, cosa della quale adesso sono ottimista, in quattro anni ce la possiamo fare”.

BILANCI – “Nonostante i sacrifici che abbiamo fatto non possiamo certo dire di essere soddisfatti. Abbiamo una rosa troppo grande e con dei costi che vanno oltre le previsioni. Toccherà a Pradè e Macia sfoltirla, d'accordo ovviamente con il nostro allenatore. Montella deve essere ancor più coinvolto. Nuovi DS? C'è chi se la...canta da solo. Non ho parlato con nessuno né intendo farlo”.

NETO E ALTRI RINNOVI – “Ho visto Neto sfuggente. Il 2 o il 3 gennaio arriverà a Firenze suo padre e quello sarà il momento decisivo, però io adesso non sono più così ottimista. E questo mi ferisce perché Montella e io abbiamo creduto in Neto quando tutti ci dicevano di cederlo. Mi aspettavo maggiore riconoscenza. Aspettiamo per dire l'ultima parola ma è chiaro che se Neto non dovesse firmare l'allungamento del contratto non potremmo che pensare di cederlo e di dare il centro dei pali da subito a Tatarusanu. Per Aquilani il problema è solo di durata. Per la cifra invece ci siamo. Pizarro? Per lui dovremo aspettare primavera e sentire quali sono le sue intenzioni. Pasqual credo che resti, è legato a noi. Babacar? Cercheremo subito un accordo”.

ROSSI – “In questi giorni l'ho guardato negli occhi e ho visto autentico furore. Il 29 farà l'ultimo controllo e poi via. Lui è capace di lavorare otto ore al giorno senza fiatare”.

L'intervista integrale sul Corriere dello Sport - Stadio

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