Rispetto allo scorso anno, si legge in un corsivo di Angelo Giorgetti su La Nazione di oggi, Iachini avrà sicuramente un Amrabat in più (non poco) e Bonaventura che ha solo il difetto di portarsi in dote una serie complicata di infortuni, compreso quello che ha richiesto la ricostruzione della cartilagine del ginocchio sinistro. Sulla qualità di Jack certamente non si discute: buon giocatore, nei suoi migliori cenci avrebbe fatto comodo a tutte le squadre e vedremo quali panni indosserà qui a Firenze. Il resto della squadra – se escludiamo Kouamé, arruolabile solo nel finale di stagione dopo il lockdown – è rimasto per ora lo stesso. E se dovessero restare Chiesa e Milenkovic, sarebbe anche augurabile fosse così.
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Amrabat e Jack in più, poi è la stessa Fiorentina di un anno fa. Il commento
"La conferma ricevuta da Commisso, che da proprietario si è preso la responsabilità di stabilire la rotta in panchina, cambia anche la missione di Iachini"
Durante la conferenza stampa di ieri Pradè ha sottolineato che la Fiorentina dovrà crescere nel piazzamento in classifica. E anche nel gioco, aggiunge Giorgetti, perché Iachini low profile ha ottenuto risultati in un momento difficile e complicato. Tecnico generoso, legato a Firenze come pochi altri fra quelli che lo hanno preceduto: ora dovrà dimostrare che il lavoro paga quando si evolve, e non solo quando si replica.
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