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Pizarro-bis o flop alla Zanetti?

Ambrosini: la sottile linea fra il centrocampista esperto e il pensionato di lusso.

Redazione VN

Massimo Ambrosini. 17 stagioni al Milan, 358 presenze in Serie A, più di 100 nelle Coppe Europee. Un profilo di gran lusso, se non fosse per quell’età che in questi casi contribuisce a creare qualche paura: 36 anni. Tanti, forse troppi per giocare un’altra stagione ad alto livello in Serie A, anche se nell’ultima annata ha comunque disputato 25 partite in rossonero. Ma poiché spesso la linea che divide il centrocampista d’esperienza dal “pensionato di lusso” è molto sottile, i dubbi restano, e legittimi. I tifosi della Fiorentina però hanno ancora negli occhi l’immagine rassicurante della stagione di David Pizarro, anche lui approdato a Firenze dopo una gloriosa carriera, e anche lui considerato vicino alla data di scadenza. Invece il cileno (34 primavere a Settembre) non solo è stato protagonista assoluto del campionato viola, ma se anche rilanciato. Abbastanza da poter incrociare le braccia per cercare un’altra destinazione.

Meno bene andò a Corvino, che nella stagione 2009-2010 portò in riva all’Arno il 31enne Cristiano Zanetti, che dopo tre stagioni alla Juventus voleva rimettersi in gioco. L’idillio durò un paio di mesi, il tempo di un inizio di stagione culminato nella partita interna con il Liverpool, il lampo di un assist in profondità a Jovetic ed ecco che il regista carrarino finisce la benzina. Finisce la stagione, resta altri sei mesi l’anno dopo, poi termina mestamente la carriera in Serie B, col Brescia. Grande curiosità aveva destato anche l’arrivo di Amor in viola. Era il lontano 1998, e dopo 10 stagioni al Barcellona lo spagnolo si trasferì alla Fiorentina di Trapattoni, giocando poco più di 20 gare in due stagioni. Un’ombra rispetto al campione del Barça e della Nazionale spagnola.

Ottima fu invece l’esperienza di Gabriele Oriali a Firenze, dove approdò nel 1983 dopo aver giocato per 13 anni all’Inter. “Lì non potevo più stare, non so perchè”, disse riferendosi alla società nerazzurra. Invece alla Fiorentina poteva stare, e anche bene, tant’è che dopo due anni rinnovò il contrattò e giocò fino a fine carriera col giglio sul petto. Concludendo, visto che il pretesto per questa rievocazione storica è l’acquisto di Ambrosini, passiamo ad un altro centrocampista biondo, ex Milan, e fiorentino dopo i trent’anni: il professore Gunnar Gren. Lo svedese arrivò alla Fiorentina 33enne, dopo una vita al Goteborg e quattro anni nella Milano rossonera. Un finale di carriera positivo, abbastanza da permettergli di giocare poi un’ultima stagione in Serie A al Genoa prima di tornare in Svezia a svernare nelle serie minori (pur giocando nella Svezia seconda al Mondiale ‘58). Una vita sportiva conclusa bene, così come ci auguriamo si concluda quella di Massimo Ambrosini. 36 anni, tanta esperienza, e tanta voglia di mettersi in gioco.

FRANCESCO CIANFANELLI

twitter @FCianfanelli