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Adem, dalla Nutella all’Ovomaltina

Ci sarebbero molti argomenti migliori o più divertenti dopo aver vinto in trasferta a Zurigo, eppure resta in copertina il caso Ljajic. Il passaggio dalla Nutella all’Ovomaltina — la prova …

Redazione VN

Ci sarebbero molti argomenti migliori o più divertenti dopo aver vinto in trasferta a Zurigo, eppure resta in copertina il caso Ljajic. Il passaggio dalla Nutella all’Ovomaltina — la prova di forza, il braccio di ferro, i muscoli mostrati a distanza insieme agli sguardi induriti — aggiunge alla fine del mercato viola rimpianti e speranze. Le ultime legate al modo in cui la Fiorentina potrebbe reinvestire i soldi ricavati da un giocatore che non vuole più restare.

La società viola è alle prese con un potenziale bis del «caso Jovetic» ed è soprattutto decisa a non farlo diventare un secondo caso Montolivo. Il club si è esposto con durezza contro il Milan — manovre di avvicinamento a fari spenti, offerta pubblica ’indecente’ — e si è dichiarata pronta a lasciare ai margini Ljajic se non dovesse accettare il rinnovo del contratto.

In realtà è tutto molto complicato nel grande pentolone in cui da troppo tempo bolle il rinvio del rinnovo: offerte vere e nascoste, due procuratori, un padre che è quasi un terzo manager, l’input della proprietà che vorrebbe confermare Adem, il rilancio economico del giocatore che forse vuole mettere alla prova la Fiorentina. Malintesi e vecchie ruggini (Ljajic ce l’ha con qualche dirigente che avrebbe voluto cederlo lo scorso anno?) a cui si aggiungono i sanissimi dubbi del giocatore: quanto spazio avrebbe in una squadra che, fra gli altri attaccanti, ha anche il nuovo arrivato Ilicic?

Alle stranezze della storia si è aggiunto l’ultimo rinvio, insieme alla richiesta di Adem in cerca di concentrazione per la partita contro il Catania. Come se — in questo momento di grandissima indecisione — Ljajic aspettasse un segnale definitivo dai tifosi. Gli stessi che un anno fa avrebbero voluto cacciarlo, poi si sono riavvicinati e martedì scorso l’hanno fischiato. Difficile trovare un sentimento così ondivago nella storia recente della Fiorentina. Adem è un talento che unisce, ma ancora più spesso divide. La speranza è che non resti un grandissimo rimpianto per Firenze, che dopo averlo aspettato tanto l’ha visto sbocciare quando la porta dell’uscita era già aperta.

La Nazione