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Addio Corvino, il parere di 3 procuratori: “Oriali o Sabatini”

Canovi: “Pantaleo merita un 8″. Martina: “Non ci parliamo da anni”

Redazione VN

Il rinnovamento dirigenziale che la Fiorentina ha 'inaugurato' con l'addio a Pantaleo Corvino riguarda da vicino gli addetti ai lavori del mondo del calcio, che si troveranno a cambiare referente sulla sponda viola dopo 7 anni. Anche per questo il Corriere Fiorentino ha interpellato alcuni importanti procuratori del calcio italiano di cui vi riportiamo qualche battuta:

«Il divorzio era nell'aria già da tempo, quello che è accaduto sabato scorso è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha dato l'opportunità di ufficializzare la cosa — dice Antonio Caliendo, uno dei manager di calciatori più longevi su piazza — cacciare Corvino ovviamente ha permesso alla società di far attutire il colpo dei cinque gol subiti, ma la verità è che il rapporto tra i Della Valle e Pantaleo si era ormai raffreddato. Ritengo però che il bilancio di Corvino in viola resti più che positivo, ha portato giovani campioni spendendo poco e ottenendo risultati. Vi racconto questo: anni fa mi chiese Maicon, quando ancora era al Cruzeiro. Fece di tutto per prenderlo, ma poi i brasiliani chiesero troppo e l'affare sfumò. Pantaleo però fu uno dei primi ad accorgersi del talento di questo giocatore. Sulle cessioni poi è stato un fuoriclasse: l'affare Felipe Melo però ha finito per rivoltarsi contro, perché quando guadagni 25 milioni su un giocatore normale, gli altri poi non dimenticano. Il sostituto? Oriali è il più pronto. A Bologna e Parma ha fatto bene e all'Inter da quando non c'è più lui i risultati son cambiati».

Ma se Caliendo usa solo parole dolci, Dario Canovi, altro procuratore storico, va anche oltre: «Il voto che si merita Corvino per gli anni fiorentini è un 8 abbondante. Spesso nello sport pagano i meno colpevoli e non sempre le cose vanno nella maniera giusta, ma davvero stavolta credo che Corvino stia pagando oltre il dovuto. Ha fatto degli errori certo, ha sbagliato acquisti tipo Silva, Kharja o Romulo, ma chi può dire di non aver mai fatto errori in questo lavoro? Lo conosco dai tempi di Casarano e ormai molti anni fa lo consigliai all'ad del Lecce Fenucci: era il migliore già allora. Per il futuro io dico Sabatini, un altro che coi giovani ci sa fare davvero».

Non solo rose e fiori però. È noto infatti, che Corvino non andasse d'accordo con diversi operatori di mercato: col gruppo Branchini per esempio i rapporti erano pessimi, frutto dei mille problemi avuti nel caso Frey e soprattutto in quello Montolivo.

Recentemente era emerso anche il caos con l'Ajax per El Hamdaoui, ma in passato fu il mancato acquisto di Vidic a far infuriare Corvino. L'agente che allora trattò col ds viola fu Silvano Martina, che adesso ricorda: «Non ci parliamo dal 2004, non ho più tentato nemmeno di proporre qualche mio assistito. Lui però di Vidic parlò troppo, quando ancora l'affare non era concluso. Il ragazzo poi scelse il Manchester e lui se la legò al dito dando la colpa a me. Personalismi a parte, Pantaleo comunque è stato un ds longevo, segno che il lavoro è stato buono. I cicli però finiscono ed è normale che la proprietà abbia optato per un cambiamento».

SI. BARG.