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A parti invertite?

Come reagirebbero i DV ad un eventuale ripensamento del cileno? (COMM.)

Redazione VN

Per un attimo immaginiamoci che quanto filtra al momento da Milano si riveli la reale volontà di David Pizarro e del suo agente. Come si comporterebbe la Fiorentina se davvero la terribile coppia cilena decidesse di dare ascolto alla propria coscienza tornando sui propri passi dopo le parole di addio proferite fino a non più di qualche settimana fa e dal retrogusto amaro per la Fiorentina ed i suoi tifosi? Si sa che i 'se' li porta via il vento, soprattutto quando si resta nel campo delle ipotesi e delle sensazioni (l'incontro tra Pradè-Macia e Santisteban è fissato per venerdì) ma ad oggi lo scenario appena disegnato appare tutt'altro che improbabile. A differenza di quello che si potrebbe pensare di primo acchito, soprattutto ripercorrendo con le prestazioni di Pizarro con la maglia viola, rispondere alla domanda non è assolutamente esercizio semplice, è la storia dei Della Valle a Firenze a suggerirlo.

Il concetto è semplice: chi sgarra paga, anche chi lo fa nei limiti della correttezza legale. Perché come si dice a Firenze, Pizarro la sua l'ha fatta peccando di scarsa riconoscenza nei confronti una squadra ed una città che hanno puntato su di lui quando nessuno era disposto a scommetterci sopra, neanche a costo zero, e che l'hanno cullato e coccolato come se nelle sue scarpette risiedesse l'ottava meraviglia del mondo e nella sua testa la statura morale del grande uomo. Tutto spazzato via con le ormai note parole di Santisteban dal Cile. Già, le parole del procuratore, non le sue... Ora Firenze si sente tradita, e non ci sorprenderebbe se la stessa sensazione la facesse da padrona dalle parti di Viale Fanti ogni qual volta si torni a parlare di Pizarro. Una pietra sopra ed amici come prima? Vedremo come la penseranno i Della Valle e gli uomini mercato della Fiorentina.

ALESSIO CROCIANI