L'allenatore del Pescara Zdenek Zeman ha parlato ai microfoni de "La Repubblica". Questi i passaggi più importanti delle dichiarazioni del tecnico boemo.
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Zeman: “Una volta c’era più passione”
I passaggi più importanti delle dichiarazioni del tecnico boemo.
Si è appena concluso un campionato di serie A con gli stadi spesso semivuoti. Qui a Pescara, all'Adriatico, è invece caccia al biglietto. Merito più del bel gioco o dei risultati ottenuti quest'anno?
"Certo i risultati aiutano a far venire la gente. Ma penso che il pubblico in generale apprezzi il bel calcio e le mie squadre, sia quando vincono che quando perdono, cercano di far vedere uno spettacolo ai tifosi".
Come spiegherebbe, a chi magari si intende poco di pallone, il 4-3-3?
"La disposizione sul campo è per me una questione geometrica, di distanze giuste e di triangoli uguali. Ma tutti i moduli sono perfetti se vengono eseguiti bene. Io conosco questo, magari negli anni ho cambiato qualcosa, comunque sono contento del mix ottenuto".
E qual è giocatore più zemaniano che ha allenato?
"Beppe Signori. Peccato...".
Lei è in panchina dagli anni Settanta. Cos'hanno di diverso i ragazzi di oggi? Gattuso giorni fa ha detto che le nuove generazioni si montano subito la testa.
"Una volta c'era più passione. Ora nello sport si è perso qualcosa. Ad alti livelli si guarda più ai soldi che alla voglia di migliorarsi".
Il prossimo anno cambierà panchina? Si parla di un corteggiamento da parte della Fiorentina.
"Ci restano due partite per la promozione, il resto sono chiacchiere. A fine campionato, se ci saranno cose concrete, ne riparleremo"
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