Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Simone Zaza ha raccontato la sua stagione travagliata tornando anche sul trasferimento a gennaio quando era stato accostato anche alla Fiorentina: "Già in ottobre inizio a ricevere chiamate da varie squadre. E dico a tutti di no perché voglio far bene a Londra. Fino a quando il West Ham dà la notizia che non mi avrebbe riscattato. Lì ho iniziato ad ascoltare le offerte. Visto ciò che stavo vivendo in Inghilterra avevo paura a cambiare ancora Paese, preferivo tornare in Italia, ma era molto complicato. Il Valencia è sempre stata la squadra che più mi voleva, e poi c’era Prandelli. Ho mostrato interesse e ho preso tempo. Volevo sapere come si vive qui. Tutti mi hanno detto che è un posto meraviglioso. Ed è vero. È simile all’Italia. E poi a me dai mare e sole e mi fai felice, non ho bisogno d’altro. Improvvisamente, ecco che se ne vanno sia Prandelli che il d.s.: penso che la cosa sia finita. E invece si sono rifatti vivi".
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Zaza: “Sarei tornato in Italia. Mario Suarez mi prende in giro per il rigore all’Europeo”
L'attaccante ex Juve racconta le difficoltà vissute al West Ham e il trasferimento al Valencia, dopo essere stato accostato anche alla Fiorentina
Il rigore sbagliato all'Europeo? "Un problema che mi ha traumatizzato non poco. Se stiamo a pensarci altri 5 minuti m’innervosisco. Dopo l’Europeo sono stato proprio male: quest’estate ho perso tanto peso. La cosa che mi ha fatto più danno non sono stati i video, la Zaza Dance. Ora ci rido su. Giusto oggi con Mario Suarez ci prendevamo in giro, lui per il mio rigore e io per un gol a porta vuota che ha sbagliato 2 anni fa. A farmi soffrire è stata l’immagine sbagliata che si è fatta di me la gente, come se fossi superficiale o presuntuoso".
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