Dodici anni dal grande sogno (infranto), dodici anni da una delle delusioni più cocenti dell'era Della Valle. La sera del primo maggio 2008, al Franchi, si consumava l'eliminazione della Fiorentina ai rigori per mano dei Rangers: è l'amaro addio alla finale di Coppa Uefa che sarebbe poi stata vinta dallo Zenit. Un k.o. che ancora oggi fa male, arrivato dopo 180' più supplementari di dominio viola che non bastarono a scalfire il doppio 0-0.
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L'ex estremo difensore della squadra scozzese torna a quella notte: "A Firenze difendemmo bene, i ragazzi in difesa furono eccezionali"
Oggi a ricordare quella sfida è l'ex portiere della formazione scozzese Neil Alexander, autore di numerosi interventi decisivi oltre che della parata sul tentativo dagli 11 metri di Liverani. Queste le sue parole al Daily Record: "Ricordo l'andata come uno dei più grandi clean sheet della mia carriera, sapevamo che era una condizione necessaria per mantenere vive le nostre speranze di approdare in finale. Ricordo vividamente un salvataggio su Mutu negli ultimi cinque minuti a Ibrox, ci ha dato la possibilità di aggrapparci a qualcosa in Italia. A Firenze difendemmo bene, i ragazzi in difesa furono eccezionali. Eravamo gli sfavoriti, vincere ai rigori contro la Fiorentina è stato davvero speciale".
Alexander infine racconta un aneddoto sull'ultimo rigore segnato da Nacho Novo: "Non mi ero reso conto che era quello decisivo, dopo l'errore di Vieri pensavo già al penalty che avrebbe dovuto calciare Mutu dopo Nacho. Lo avevo studiato bene ed ero sicuro che l'avrei parato".
Questo il video con la sequenza dei rigori:
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