La Gazzetta dello Sport propone un'intervista a Manuel Pasqual incentrata sul duello di stasera tra Mihajlovic e Montella, suoi ex allenatori alla Fiorentina: «Entrambi hanno una personalità forte, ma espressa ognuno a modo suo. Sinisa è davvero più duro, più tosto. E’ quello che appare ed è come era stato in campo da calciatore, un osso. Montella è altrettanto deciso ma allo stesso tempo più tranquillo nella gestione dello spogliatoio. In comune hanno il dialogo: se chiedi, ti verrà spiegato. E poi entrambi sono simpatici, sanno scherzare anche durante l’allenamento. Fanno la battuta e se la lasciano fare. E tutti e due sono impeccabili sull’abbigliamento».
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A livello tecnico quanto sono diversi e quanto uguali?
«Il lavoro sul campo è completamente differente. Montella fa tutto tutto tutto con il pallone, mai “a secco”. Sinisa aveva una preparazione non tanto vecchio stile ma comunque con lavori che comprendevano palestra, macchinari, corsa. Entrambi però sapevano come mettere in difficoltà gli avversari e non far andare in difficoltà noi».
Riassumendo: Sinisa il cattivo e Montella il gestore?
«Tra i due chi poteva attaccare al muro un giocatore era Sinisa. Ma anche Montella diceva le cose una volta sola, alla seconda ti ci faceva arrivare. Ho apprezzato entrambi perché hanno sempre difeso la squadra, davanti a tutto e tutti. Se i problemi c’erano, restavano dentro lo spogliatoio».
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