Ci siamo. La terza semifinale dell'era Della Valle a Firenze è ormai alle porte. A Udine la Fiorentina si gioca l'accesso ad una finale che manca ormai da 13 anni, troppi per una piazza ambiziosa come quella viola. Non c'è due senza tre? Speriamo di no visto che dai tempi di cecchigoriana memoria i due tentativi che si contano sono entrambi andati a vuoto: il primo, probabilmente uno dei più amari della recente storia viola, ci riporta con la memoria a quella maledetta notte del primo maggio 2008. Un Franchi in festa è pronto a salutare in grande stile l'accesso della squadra alla finale di Coppa Uefa (ai tempi si chiamava ancora così) dopo lo 0-0 dell'andata a Glasgow, sul campo dei Rangers. Il destino ha però un piano diverso per la squadra di Prandelli, che verrà infatti eliminata ai rigori dopo gli errori dagli undici metri di Liverani e Vieri, ma soprattutto dopo 120' di assoluto dominio sulla squadra scozzese ed un percorso trionfale con punte di assoluto prestigio come la vittoria per 0-2 ad Eindhoven.
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Un tabù da sfatare e il sogno di Pepito
Stasera terza semifinale dell’era Della Valle (COMMENTA)
L'altra semifinale a livello di prima squadra targata DV è quella della Coppa Italia stagione 2009-2010, l'ultima di Prandelli sulla panchina viola. La Fiorentina, esattamente come oggi, sfrutta un tabellone benevolo e le reti del redivivo (ma per poco) Adrian Mutu per giocarsi l'accesso alla finalissima contro l'Inter devastante dell'era Mourinho. Niente da fare anche questa volta, non c'è partita contro i nerazzurri del triplete che liquidano prima i viola con un doppio 1-0, poi anche la Roma nella gara secca dell'Olimpico. Stasera l'occasione giusta per sfatare finalmente questo piccolo tabù, il primo tempo di una sfida nella quale la Fiorentina tenterà di ipotecare l'accesso alla finale contro una tra Roma e Napoli. Al di là dei detti popolari, per la gloria, per l'Europa e perché no, anche per regalare a Giuseppe Rossi quel piccolo grande sogno chiamato "finale".
ALESSIO CROCIANI
Twitter: @AlessioCrociani
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