Quando meno te lo aspetti, Juan Manuel Vargas. Sembra davvero ad un passo quel rinnovo che fino ad una settimana fa avrebbe fatto gridare alla scomunica calcistica anche il più irriducibile tra i sostenitori (se mai ce ne sono stati) dell'esterno peruviano, ormai da anni noto più per le sue disavventure extra-campo che per le sue performance sul terreno di gioco. La mossa a sorpresa della società viola ha però i suoi perché, validissimi, figli di una programmazione che, risultati alla mano, da un anno abbondante a questa parte lascia davvero poco al caso. Perché quel milione e trecentomila euro netti annui non pesano solo a livello economico ma anche sul morale di chi, guadagnandone la metà contribuisce molto più di Vargas (e ci vuole poco...) alla causa viola.
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Un rinnovo che accontenta tutti
Vargas vicino a un prolungamento che sembrava ‘eresia’ (COMMENTA)
Da qui l'idea di spalmare e ridurre l'ingaggio dell'ultimo anno di contratto del Loco su due stagioni, così da renderlo meno gravoso per le casse gigliate. Un prolungamento che tornerebbe comodo anche a Vargas considerate le enormi difficoltà riscontrate durante quest'estate nella ricerca di un club di qualità disposto ancora ad investire su di lui. E poi c'è sempre quella flebile speranza, al momento lontana anni luce dalla realtà (ed è bene precisarlo a chiare lettere) di recuperare anche solo la metà di quel talento che faceva impazzire le difese di mezza Europa in Champions League. Impresa ardua, è vero, ma stando alle ultime dichiarazioni di Mencucci (leggi qui), è giusto tutelarsi dal punto di vista contrattuale se davvero si ha intenzione di chiedere a Montella l'ennesimo miracolo tecnico.
ALESSIO CROCIANI
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