L'ex difensore della Fiorentina Tomáš Ujfaluši si racconta al sito gianlucadimarzio.com. Questi alcuni estratti: "Ho avuto la fortuna di lavorare con Prandelli. Cesare è stato come un padre, un padre calcistico. Mi ha migliorato, sdoppiato: grazie a lui ho imparato a fare anche il terzino. Quella Fiorentina era una famiglia, c’era sintonia e armonia. I ricordi più belli? Ne avrei molti da dire ma ne cito due: Juventus-Fiorentina 2-3, la viola non vinceva a Torino da tantissimi anni. Ricordo quando siamo tornati in città, accolti da cinque/sei mila persone. E poi la mia ultima partita contro il Torino: abbiamo vinto e ottenuto il quarto posto. I tifosi mi emozionarono con cori e applausi, ci siamo voluti tanto bene. Poi ho deciso di cambiare per vivere nuove emozioni, apprendere il più possibile da nuove esperienze: per dire, adesso parlo quattro lingue. Ho vissuto in città meravigliose (Amburgo, Madrid e Istanbul) che mi hanno arricchito culturalmente. Anche se Firenze mi è rimasta nel cuore: spesso ci torno ancora oggi per ricaricare le batterie, ho tanti amici da quelle parti”. Poi Ufo rivela: "Potevo andare alla Juve. Ma ho detto no, ho rifiutato. In Italia avrei giocato solo con una squadra, e quella era la Fiorentina. E poi pensa se fossi andato lì, ora non potrei più tornare a Firenze!”.
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Ujfalusi: “Dissi no alla Juve per amore di Firenze. Prandelli un padre”
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