Una frase sulla Juve come messaggio in codice per una strage mafiosa. C'è poco da scherzare sulla questione che riguarda Totò Riina, capo dei capi della mafia corleonese, detenuto al carcere di Opera. Durante un colloquio al figlio in visita, Riina ha detto "La Juve è una bomba". Poche parole che hanno messo in allarme i magistrati della Procura di Caltanissetta: potrebbe trattarsi di un messaggio in codice col quale il boss, recluso in 41-bis, dà il via a una nuova stagione stragista. La battuta di Riina si incrocia con una lettera anonima arrivata lo scorso 26 marzo al Palazzo di Giustizia di Palermo: il boss latitante Matteo Messina Denaro avrebbe raggiunto un accordo, sostiene la missiva, con "amici romani" per fare fuori i magistrati antimafia. E intanto gli inquirenti registrano un avvicinamento della famiglia Riina alla Sacra Corona Unita pugliese e per questo hanno aumentato i controlli sul boss.
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Totò Riina: ‘La Juve è una bomba’. Messaggio criptato?
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L. V.
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