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Toni: “La Fiorentina voleva farmi smettere”
“Mi avevano offerto un ruolo da dirigente, Verona è stata la scelta giusta”
Ecco le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Luca Toni, rilasciate durante la visita alla sede ufficiale di Lotto Sport Italia, sponsor tecnico del calciatore, che ha presentato una scarpa speciale a lui dedicata: "Il mio rapporto con Lotto? Sono dieci anni che siamo insieme. Anni belli, li ringrazio per aver realizzato delle bellissime scarpe da indossare in queste ultime giornate di campionato, con la speranza di fare altri gol e di portare altri punti. In questi dieci anni ci siamo tolti delle belle soddisfazione insieme e ringrazio ancora Lotto, che non è solo uno sponsor ma anche parte della mia famiglia. Se sto pensando al domani? E' normale pensarci, ma per le decisioni importanti bisogna riflettere bene, soprattutto per il lavoro bello ed importante che si fa. Bisogna essere convinti al 100% di affrontare nuove avventure, quindi si deciderà insieme alla mia famiglia e vedremo cosa succederà. Smetto se vado ai Mondiali? Se andrò in Brasile sarò la persona più felice al mondo, perché indossare la maglia della Nazionale è sempre un piacere, ma se non dovessi andare nessun problema. Sinceramente, Mondiale o non Mondiale non inciderà nella mia scelta. Io in Brasile? Se ci credono calciatori che hanno fatto molto meno di me, è giusto che ci creda anch'io. Se andrò, bene, se non andrò farò il tifo per l'Italia. La partita contro la Fiorentina? Personalmente ci tengo tanto, è stato un passaggio fondamentale nella mia carriera. Ero lì anche l'anno scorso, poi loro hanno fatto altre scelte quindi potrebbe essere un'occasione per fare una grande gara. La Fiorentina mi aveva offerto un ruolo fuori dal campo ma li ho ringraziati. Con la famiglia Della Valle c'è un ottimo rapporto ed io mi sentivo ancora un calciatore in grado di fare bene e non ho avuto torto (ride, ndr). I miei compagni conoscono l'importanza della partita, che stiamo preparando bene. Siamo carichi per fare più punti possibili in queste ultime sei partite. I 16 gol in campionato? Avevo una grande voglia e carica di fare bene e dimostrare che non ero finito. E' stata una stagione fantastica per me e per il Verona, ma possiamo ancora fare tanti punti. Battere un record a 36 anni non è da tutti, io sono arrivato con entusiasmo e penso che nessuno avrebbe pensato ad una cosa del genere. Io mi conosco, sapevo di potercela fare, è un record che mi porto dentro e voglio migliorare. I miei gol merito dell'allenatore? Da solo non ci sarei mai riuscito. Un plauso alla squadra, che gioca anche per me e si sacrificano tutti. Bravo Mandorlini, a mettere tutti nelle condizioni migliori di giocare. Noi in Europa League? Dura, ci sono squadre molto più quotate che non stanno facendo un buon campionato ma che verranno fuori nelle ultime partite. Noi non abbiamo niente da perdere, proveremo a raccogliere quello che sarebbe veramente un risultato storico. Mancano sei partite, può succedere di tutto e noi daremo il massimo. Le parole di Savic? Sono bravi davvero, speriamo che non si ricordino proprio tutto di me. Cosa posso insegnare ai ragazzi del liceo? Sicuramente posso portare la mia esperienza. Anch'io ero un ragazzo come loro, poi con fortuna e con voglia di migliorare mi sono tolto delle belle soddisfazioni. Non si nasce campioni, ognuno di noi fa un percorso nella propria vita. Chi vince la Champions League? Spero il Bayern Monaco, società a cui io sono molto legato. Mi sento vicino al presidente e al direttore, conosco l'allenatore per averci giocato insieme e sono ancora in contatto con alcuni calciatori".
Hellasverona.it
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