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Tommasi contro la riforma delle rose: “Serve un progetto più ampio”

La nuova riforma della FIGC non ha pienamente soddisfatto Damiano Tommasi, presidente dell’AIC, che a La Gazzetta dello Sport ha esposto il proprio punto di vista sulla questione: “Serve una visione di …

Redazione VN

La nuova riforma della FIGC non ha pienamente soddisfatto Damiano Tommasi, presidente dell'AIC, che a La Gazzetta dello Sport ha esposto il proprio punto di vista sulla questione:

"Serve una visione di ampio respiro, per i prossimi 5-10 anni, serve un progetto tecnico complessivo.  Rose da 25 giocatori? Così si sdoganano i fuori rosa. Non vorremmo che si ripetessero situazioni come quella che sta vivendo Puggioni al Chievo".

"Il problema non sono i troppi giocatori, ma il fatto che si spendono male i soldi. Oggi le società oculate hanno già 25 giocatori in rosa e sanno come razionalizzare le spese. Con questa norma verrà dato uno strumento di pressione in mano ai club che si comportano in un modo diverso. E c’è di più. Il numero illimitato di under 21 senza il vincolo di aver giocato in Italia da almeno due anni come prescrive l’Uefa non frenerà l’arrivo di ragazzi dall’estero".

"Continuiamo a sostenere le seconde squadre, ma ,se sono un tabù, allora si organizzi un torneo riserve che consenta ai ragazzi di misurarsi in un contesto competitivo con gente più esperta. Servono maggiori occasioni di crescita: Soriano ha debuttato a 23 anni in Nazionale, entrando assieme a Kovacic, 20 anni e alla 19a presenza con la Croazia".

"Riduzione dei club professionistici? Finora hanno fatto tutto senza il nostro consenso, un comportamento che non aiuta. Non ci sarà ostracismo da parte nostra, a patto che si voglia davvero far crescere il movimento e dare maggiore solidità al sistema".