No, non vogliamo candidare Stefano Pioli a recitare nel famoso spot televisivo della Breil. Il titolo, piuttosto, suona più come un'auspicio per tecnico viola, che non ha mai nascosto a Pantaleo Corvino la stima nei confronti di Matías Vecino. Niente più che una speranza, in realtà, perché fino al prossimo 10 agosto il futuro del centrocampista uruguaiano sarà nelle mani delle eventuali società acquirenti disposte a versare i 24 milioni di euro che servono ad attivare la clausola rescissoria presente nel suo contratto e in quelle del giocatore stesso. In questo caso, a proposito di orologi, il tempo scorre molto lentamente.
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Toglietemi tutto, ma non il mio Vecino: i 49 giorni di Matías
Se da una parte le parole del giocatore prima del liberi tutti di un mese fa lasciano ben sperare, dall'altra ci sono clausola e mercato...
Se da una parte le parole di Vecino prima del liberi tutti di un mese fa lasciano ben sperare ("Ho un contratto con la Fiorentina, resto qua", LEGGI), dall'altra la volubilità indotta dal mercato e le prime avance ufficiose non lasciano dormire sonni tranquilli. Razionalmente, era difficile immaginare che nessuno si facesse avanti per lui dopo le ultime due stagioni. Ci hanno pensato Inter e Tottenham a spazzare via le speranze che Vecino potesse rimanere immune dal grande cambiamento che sta caratterizzando questa prima parte del mercato viola, con i nerazzurri fermi al pourparler di ieri con Corvino e gli inglesi in attesa della cessione di Dyer prima dell'affondo. Dunque pericolo rientrato, al momento, ma 49 nove giorni sono lunghi, lunghissimi...
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