Quando ha deciso di chiamare Mario Balotelli, per scusarsi a nome della città, per alcune eccessive reazioni ed insulti ad opera di un gruppo di tifosi viola, che domenica sera alla stazione di Campo di Marte, avevano preso di mira proprio l'attaccante di Milan e della Nazionale italiana, Matteo Renzi si aspettava che qualcuno dei suoi concittadini non avrebbe compreso quel gesto. Oggi però, leggendo su siti internet, social network ed ascoltando alcune radio private, di attacchi alla sua persona molto duri, da parte proprio di sostenitori gigliati e alcuni rappresentanti dei media cittadini, il sindaco di Firenze si è sfogato, amareggiato, con alcuni suoi collaboratori. 'I fiorentini devono capire che io sono il sindaco della città, prim'ancora che un tifoso della Fiorentina e se c'è gente che ha portato Balotelli a reagire, al momento dell'arrivo del pulmann alla stazione di Campo di Marte, proveniente da Siena, vuol dire che qualcuno ha ecceduto nei suoi confronti – si sarebbe sfogato Renzi, proprio commentando gli attacchi rivoltegli soprattutto su alcuni social network – Firenze ha un'immagine da tutelare e non può essere rappresentata da chi eccede, con manifestazioni di tifo contro, soprattutto con offese e gesti contro un giocatore, che possono essere strumentalizzati dall'esterno. Io lo so che il tifo viola è pulito, sereno e sportivo e, c'ho tenuto a dirlo soprattutto a Balotelli, che poteva equivocare avendo vissuto in prima persona le scene accadute domenica notte alla stazione di Campo di Marte'.
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