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Tagliente: “Firenze, un modello per la sicurezza negli stadi”

Focus con Tagliente ospite della trasmissione 30' minuto su Toscana TV

Redazione VN

Particolarmente “ritmata” ieri sera la trasmissione “30° Minuto” il “Porta a porta” del calcio, condotta da Simone Pagnini su Toscana Tv. Super ospite del programma, il prefetto Francesco Tagliente, ex Questore di Firenze, padre storico dell’Osservatorio. Una vita dedicata allo sport, prima da atleta e poi da professionista della sicurezza. Ad incalzarlo con domande sulla sicurezza a tutto campo, oltre all’ideatore e conduttore del programma Simone Pagnini, il presidente del Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi (USSI) Franco Morabito ed i  giornalisti sportivi Donato Mongatti e Luca Cellini. In studio anche Veronica Bellandi Bulgari per i messaggi da casa degli spettatori e il super tifoso Luciano Casaredi.

Tantissimi i temi trattati: dalle strategie attuate per la gestione della sicurezza negli stadi alla sicurezza alla Nazionale di calcio in Germania. Sollecitato a fare una valutazione sulle Olimpiadi 2024, Tagliente ha parlato di un’occasione persa per il bene di Roma e dell’Italia perché sono anche un volano per l’economia e quindi un’opportunità che non avremmo dovuto lasciarci sfuggire. Sul punto ha precisato che sarebbe stata una buona occasione per il restauro conservativo degli impianti esistenti in varie regioni italiane anche perché il CIO ha approvato la possibilità di organizzare le Olimpiadi in più città di uno stesso Paese.

Con questa apertura sarebbe stato possibile realizzare nuovi impianti solo se necessario. Tagliente ha parlato con orgoglio della esperienza toscana, del valore e dell’importanza del dialogo e della squadra, due dei pilastri della sicurezza che gli hanno consentito di attuare progetti importanti come l’abbattimento delle barriere, le aree di sicurezza esterni, la possibilità di portare allo stadio anche i bambini in carrozzina, le partite anche internazionali gestite solo con gli steward con la polizia impegnata lontana dagli stadi ed altro ancora. Un modello lodato anche dalla stampa estera che ha parlato di Firenze come primo caso al mondo di partite giocate senza polizia.

Sollecitato da specifica richiesta rivoltagli da uno spettatore da casa ha chiarito che anche a Roma sono stati raggiunti risultati delle aspettative. Durante i due anni di gestione caratterizzati da forti tensioni sociali ha operato scelte operative di gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica con la politica del doppio binario: attenzione alle esigenze dell’utenza e assoluta fermezza nei confronti di chi resisteva a rientrare nei binari del rispetto delle regole. E stato cosi possibile anche a Roma far disputare le gare negli orari anche serali e portare sempre più famiglie e bambini, fino a 5.000, sugli spalti in assoluta sicurezza.