Cronaca di un’amicizia straordinaria. Un’amicizia intensa, ricca di significati e di emozioni. E’ quella che lega la famiglia Borgonovo alla Misericordia di Campi. Un’amicizia nata grazie al rapporto instaurato a suo tempo fra il viola club dedicato all’ex numero 9 della Fiorentina e l’associazione guidata da Cristiano Biancalani. Un’amicizia tuttora viva con Chantal, la moglie di Stefano. Alcune di queste emozioni erano già trapelate, grazie al racconto dello stesso provveditore della Misericordia, nel corso della presentazione di “Attaccante nato”, lo spettacolo che, con la regia di Andrea Bruno Savelli, andrà in scena al Teatrodante Carlo Monni venerdì 6 e sabato 7 e tratto dal libro di Alessandro Alciato, scritto nel 2010 insieme allo stesso Borgonovo. Noi, però, abbiamo voluto saperne di più proprio perchè si tratta di una storia che merita di essere raccontata. E per farlo abbiamo incontrato Biancalani e Lorenzo Colzi, uno dei membri del Magistrato. Campi, Firenze, Borgonovo, la Fiorentina e lo stadio Artemio Franchi: questi i primi elementi di una storia che, se da un lato non avuto purtroppo il lieto fine, è destinata – e lo sarà anche in futuro – a essere ricordata per le emozioni di quei giorni e il sorriso sulle labbra. Un sorriso sicuramente malinconico ma il frutto di un rapporto che fa capire come, nel mondo del calcio, alla fine non sia tutto da buttare nonostante spesso questo appaia all’esterno come un gran “carrozzone”.
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Stefano Borgonovo e la Misericordia di Campi: storia di un’amicizia straordinaria
Cronaca di un’amicizia straordinaria. Un’amicizia intensa, ricca di significati e di emozioni. E’ quella che lega la famiglia Borgonovo alla Misericordia di Campi. Un’amicizia nata grazie al rapporto instaurato a …
Una storia che ha visto scritto il primo capitolo nell’aprile del 2010: “A Stefano – raccontano – fu consegnato il Fiorino d’oro prima di una partita casalinga della Fiorentina contro l’Inter e noi eravamo lì al suo fianco”. “Personalmente – aggiunge Biancalani – mi considero una persona fortunata proprio perchè ebbi io l’onore di accompagnarlo al centro del campo”. E quei momenti hanno cementato l’amicizia fra Borgo-gol e la Misericordia che in suo onore aveva già dato il nome di “Campi 9” a un mezzo per i servizi sociali inaugurato da poco. Poi è stata la volta della presentazione del libro “Attaccante nato”: prima nella redazione de “La Gazzetta dello sport” a Milano e successivamente a Palazzo Vecchio a Firenze e in entrambi i casi i volontari della Misericordia (con il “Campi 9” e un’ambulanza di supporto) hanno avuto l’onore e il piacere di accompagnarlo: “Ci ha sempre accolto con il sorriso e due occhi che dicevano tutto, un sorriso che non lo ha mai abbandonato nonostante la malattia ed è questo uno dei particolari dei nostri “incontri” che ci piace ricordare di più”.
Ma i momenti più belli, come sottolineato da Biancalani a più riprese, “sono stati quelli vissuti privatamente nella sua abitazione di Giussano, dove era sempre circondato dalla moglie e i figli e da tantissimo affetto”. La famiglia Borgonovo, inoltre, era solita andare in vacanza, nel periodo estivo, nei pressi di Genova. E l’ultimo viaggio di ritorno verso casa, nell’agosto del 2012 (Stefano sarebbe morto nel giugno del 2013), coincise con la prima partita della Fiorentina della gestione Montella: un sofferto 2-1 casalingo contro l’Udinese in rimonta grazie a una doppietta di Jovetic. E Borgo-gol non fece niente per nascondere il suo tifo per la Fiorentina. Ricordi che fanno riemergere per un momento anni belli, quelli della B2, dell’amicizia con Roberto Baggio e dei gol, fra gli altri, contro Juve e Inter (ciao ciao Zenga e Bergomi…) che hanno fatto innamorare il popolo viola di quel “piccolo attaccante”, anzi di un attaccante nato, creando al tempo stesso un legame indissolubile. Lo stesso legame che c’è tuttora tra la famiglia di Borgo-gol e la Misericordia di Campi. Applausi.
(Pier Francesco Nesti - piananotizie.it)
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