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Stadio: l’ex Gilardino è il pericolo numero uno

Non solo i gol a rendere sbagliata la decisione di non trattenerlo a Firenze. E' il tipo di gioco: Gila, proprio come Kalinic, segna lavorando per la squadra

Redazione VN

Alberto Gilardino ha segnato in tutta la sua carriera 223 gol - scrive Il Corriere dello Sport/Stadio -. Vicino ai 34 anni, può sperare perfino di arrivare a 250. Li ha segnati nelle grandi squadre, come il Milan di un tempo (il tempo di Ancelotti), ma anche nelle squadre meno famose, meno potenti. Ciò che è difficile comprendere è la ragione per cui Gilardino non sia rimasto a Firenze. Se la scelta (felice, nonostante il girone di ritorno) del club era stata quella di indirizzarsi su una punta centrale di movimento come Kalinic, Gila era il suo degno sostituto.

Ma non sono i gol, che Gila segnerebbe anche a cinquant’anni se continuasse a giocare fino a quell’età, a rendere sbagliata la decisione di non trattenerlo a Firenze. E’ il tipo di gioco. Kalinic segna lavorando per la squadra, proprio come fa il centravanti del Palermo. Detta i movimenti, consiglia le scelte ai centrocampisti con i suoi movimenti. In questo lavoro, se Kalinic è fortissimo, Gilardino è il maestro. Quando smetterà, le società dovrebbero ingaggiarlo per spiegare ai giovani attaccanti come ci si muove in un campo di calcio e in un’area di rigore. Faccia attenzione domani Roncaglia: Gila è un cobra.

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