Se il mercato asiatico è la cartina tornasole degli investimenti nel mondo del calcio, quello tra Premier League e Liga spagnola è un testa a testa per accaparrarsi la fetta maggiore di partner e sponsor provenienti dall’oriente. Sul blog di Marco Bellinazzo si legge che le sponsorizzazioni asiatiche portano nelle casse delle quaranta squadre di massima serie tra Gran Bretagna e Spagna una somma pari a circa 290 milioni di euro, con le partecipanti della Premier di poco sopra alle avversarie iberiche grazie ad un totale di 168 milioni di euro provenienti da sponsor giapponesi, arabi, cinesi, tailandesi e filippini, contro i circa 120 milioni incassati dalle squadre spagnole.
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Sponsor asiatici, la Premier League è la meta più appetita. E la Serie A?
Il punto economico sui proventi che vengono da Oriente
Delle dieci squadre di Premier League sponsorizzate da un’azienda asiatica, il Chelsea porta a casa un terzo degli introiti totali. È però dagli Emirati Arabi che arriva la maggior parte degli introiti asiatici alla voce sponsorizzazione, grazie ai 67,5 milioni annui ottenuti da Arsenal (40,5 milioni a stagione fino al 2019 da Emirates) e Manchester City (27 milioni a stagione fino al 2021 da Etihad).
In Spagna il dominio è di marca cinese. Sedici delle venti società partecipanti alla Liga hanno infatti un partner o uno sponsor proveniente dalla Cina. In alcuni casi, come in quello dell’Atletico Madrid, anche una quota partecipativa all’interno della società col Gruppo Wanda proprietario del 20% del capitale sociale del club madrileno. In fatto di sponsorizzazioni, il Barcellona è stato il primo ad aprire le porte alla Cina, siglando un accordo da 1,3 milioni di euro con Suning, seguito poi dalla sponsorizzazione di Luyuan col Real Madrid.
La strada verso l’Asia è stata appena battuta dalle emergenti società della Bundesliga, che vogliono provare ad esportare il loro prodotto in Oriente non solo attraverso accordi di sponsorizzazione, ma anche “importando” giocatori asiatici.
E la Serie A? Per il momento la strada è ancora molta lunga da percorrere e la distanza dai tre campionati tanta. (Per leggere l'articolo completo cliccate qui)
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