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Sfortuna, errori e narcisismo: è il momento più difficile

L’articolo di Benedetto Ferrara su La Repubblica (COMMENTA)

Redazione VN

È un momento delicato. Forse il più delicato della gestione Montella. La Fiorentina voleva essere meno bella e più pratica, ma al momento, tanto per essere sintetici, è solo meno bella. E la concretezza per ora è un’utopia, se consideriamo i punti buttati via tra Cagliari, Inter e Parma. E’ stato un avvio di stagione quasi maledetto. Tra infortuni ed errori. I primi li devi mettere in conto. Sfortuna. Tanta. Troppa. Ma è fuori discussione che togliere Gomez e Cuadrado dalla formazione significa normalizzare un bel po’ la squadra. E questa è una premessa fondamentale a ogni ragionamento che segue.

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Ciò che serve adesso è semplicemente una reazione forte. E allora la Fiorentina deve anche ritrovare un po’ di umiltà, quella che l’anno scorso la rendeva sicuramente meno fragile di come appare oggi. La fame, sì. La voglia disperata di urlare: ci siamo anche noi. Confermarsi non è mai facile, questo è chiaro. Ma avvilirsi ora sarebbe sciocco. La società è forte, l’allenatore è sempre quello, la squadra in teoria è più attrezzata. E se la sfortuna ha deciso di accanirsi non resta che aspettare la fine dell’incubo e lavorare duro, ricordandosi che essere meno belli vuol dire anche essere un po’ più cattivi. Un calcio vanitoso non porta lontano. Soprattutto se guardandoti allo specchio scopri che alla fine dei conti non sei più nemmeno così bello. Meglio puntare al sodo. Col gioco, certo, ma con meno presunzione. Altrimenti questa adolescenza non finirà mai.

Benedetto Ferrara - La Repubblica