Alcune squadre ti entrano nel cuore più di altre. E’ il caso di Dario Dainelli e la Fiorentina. Il giocatore del Chievo tornerà al Franchi stasera per cercare di regalare punti importanti in ottica salvezza alla sua squadra. Sfida-nostalgia la potremmo chiamare. Il giocatore classe 1979 ha lasciato un pezzo di cuore a Firenze, è stato una delle colonne dello spogliatoio gigliato. Non a caso mister Cesare Prandelli decise di “premiarlo” con la fascia di capitano, indossata a partire dalla stagione 2005-06. Pur non essendo un fuoriclasse, nel capoluogo toscano è diventato uno dei migliori e più affidabili difensori del panorama italiano degli ultimi anni. E’ anche grazie a lui che nel campionato 2006-07 la retroguardia della Fiorentina fu la meno perforata, con soli trentuno reti subite.
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Sfida nostalgia per Dario Dainelli
Torna a Firenze uno degli ex più amati dai tifosi viola
Professionista serio, mai una parola fuori posto, autore, quasi sempre, di buone prestazioni, la maggior parte dei tifosi ci rimase molto male quando la società decise di venderlo al Genoa nel gennaio 2012. Al suo posto arrivò Felipe. La scelta dell’allora direttore sportivo Pantaleo Corvino non fu delle più azzeccate. Il brasiliano non riuscì mai ad imporsi con la maglia viola. Un paio di ottime apparizioni (le prime), poi il disastro. Malissimo da centrale, spaesato da terzino e, infine, panchinaro. Insomma, più che un oggetto misterioso, una certezza – in negativo – costata nove milioni.
La domanda allora sorge spontanea: come sarebbe stato il futuro per Dainelli senza quell’addio? Impossibile rispondere, fatto sta che il centrale clivense gode tuttora di tanta stima all’interno del club di Viale Manfredo Fanti. E’ uno di quei calciatori scolpiti nel cuore della proprietà. Anche per questo motivo – oltre che per sopperire all’infortunio di Tomovic – Daniele Pradè ha provato, senza successo, a riportarlo in riva all’Arno durante il mercato invernale.
Stasera sarà un avversario, ma col cuore diviso a metà.
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