Il centrocampista giapponese del Milan Keisuke Honda è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport di questa mattina. Vi riportiamo un passaggio, che riguarda la sua vita extra campo del giocatore, e un modo di pensare decisamente anticonvenzionale rispetto al prototipo del classico calciatore. Per Honda niente svaghi, playstation o simili quando non si allena, sentite: "Cosa ho fatto in questi giorni di ritiro a Milanello? Business. Ho curato i miei affari in Giappone, parlato con i miei collaboratori, lo sa che ho 110 dipendenti? Ho 60 scuole calcio, con 80 allenatori e 3000 bambini. Vorremmo espandere il progetto in Thailandia, Cina, Cambogia, Vietnam e anche negli Usa. Poi in Austria ho anche un club di terza divisione".
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Sentite Honda: “Macchè playstation, in ritiro curo i miei affari. Ho più di 100 dipendenti”
Il giapponese del Milan è un calciatore atipico: ha messo in piedi un'azienda molto ampia e lavora già per espanderla in mezzo mondo
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