Nel corso del Pentasport di Radio Bruno è intervenuto l'editorialista del Corriere della Sera, Mario Sconcerti: "Batistuta in società? Dipende da lui. Bisogna vedere se ne ha voglia. Sarebbe la persona perfetta, anche se nel suo essere leader è sempre stato un po' solitario. Riganò? Non lo conosco personalmente, ma è uno che ha dato tanto alla Fiorentina e ha scelto di vivere a Firenze dopo il ritiro da giocatore. Se bisogna far entrare un giocatore in società, o si punta su un nome di grandissima nostalgia come quelli di Batistuta e Rui Costa, oppure è meglio lasciar perdere.
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Sconcerti: “Corvino il top. Antognoni in società? Metta da parte l’orgoglio e si proponga”
"Anche Batistuta sarebbe perfetto, serve un nome di grande nostalgia. Corvino lavora in maniera diversa rispetto a Pradè, tende a costruire"
Antognoni? Fossi in lui mi candiderei. Andrei a Casette d'Ete per dire ai Della Valle che ci sono, non si può solo aspettare. E' una persona molto competente, molto più di quanto appare. Quel posto gli compete, ma non vorrei fosse troppo orgoglioso in questo momento. E' un leader negli spogliatoi, uno che si fa sentire. Pradè? Mi dispiace, perché è un grande professionista e un amico. Lavora in maniera diversa rispetto a Corvino, che è un direttore sportivo che tende a costruire. Come direttore tecnico, Corvino, lo reputo il migliore d'Italia.
Dualismo Cognigni-Corvino? Cognigni resta il referente principale, ma questo non toglie che sotto di lui ce ne siano altri. Cognigni rappresenta la proprietà sul mercato e nella gestione sportiva, funziona così ovunque. Uno fa il direttore della società, l'altro il direttore del reparto sportivo. Sono due ruoli diversi. Borja Valero e Gonzalo Rodriguez? Da quello che so io li ha portato Corvino a Firenze".
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