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Genoa in Lombardia, l’ultras: “Nessun ricatto”

Gli ultimi aggiornamenti sui fatti di Genova (fonte gazzetta.it):   Dovrebbero essere identificati entro la serata di oggi gli ultrà del Genoa che ieri allo stadio Luigi Ferraris, con le …

Redazione VN

Gli ultimi aggiornamenti sui fatti di Genova (fonte gazzetta.it):

Dovrebbero essere identificati entro la serata di oggi gli ultrà del Genoa che ieri allo stadio Luigi Ferraris, con le loro intemperanze, hanno fatto sospendere per più di mezz'ora il match contro il Siena. Lo ha annunciato la questura del capoluogo ligure, che in queste ore sta analizzando i filmati della telecamere interne allo stadio e le immagini televisive che immortalano i protagonisti delle violenze. Tra i reati ipotizzati dagli inquirenti, lancio di oggetti pericolosi, violenza e minacce nei confronti degli steward in servizio all'interno dell'impianto sportivo, scavalcamento delle recinzioni dello stadio e minacce gravi nei confronti dei giocatori rossoblù. Per gli ultrà che si sono resi responsabili dei fatti più gravi, oltre al daspo, potrebbe scattare anche l'arresto.

Per quel che riguarda la squadra, il gruppo sta per lasciare la città, come annunciato ieri. Il Genoa, conferma il sito dei rossoblù, è in partenza dal consueto albergo che ospita i ritiri nelle gare casalinghe, presidiato dalle forze dell'ordine, per dirigersi in Lombardia dove preparerà la sfida di mercoledì con il Milan. A dirigere l'allenamento sarà Gigi De Canio, terzo allenatore della stagione rossoblù: l'avvicendamento con Malesani diventerà ufficiale nel pomeriggio.

I fatti avvenuti durante la partita Genoa-Siena di ieri saranno esaminati d'urgenza venerdì dal consiglio federale della Figc. Lo ha annunciato nel corso della presentazione del progetto 'Sport in tour' dell'Us Acli il presidente della federcalcio Giancarlo Abete. Nel consiglio federale si parlerà anche di tutela della salute.

Intanto uno degli ultras protagonisti del colloquio con Sculli di ieri, Filippo Fileni, ha raccontato all'Ansa: "Noi non abbiamo obbligato i giocatori a togliersi la maglia. Glielo abbiamo chiesto. Perchè la stavano disonorando"