Fischia, Firenze. Fischia di rabbia, di illusione e di delusione. Fischia come e più di un treno che passa. Forse l'ultimo per Montella e il suo progetto viola, contorni affascinanti quanto tanto, troppo altalenanti. Vincenzo è così, impulsivo: quando il Franchi ha riempito fischi una Fiorentina caricata d'amore per sette giorni nonostante un'andata tremenda non ci ha visto più. E allora, ecco la cartolina di un fidanzamento pieno di litigi arrivato probabilmente a quello definitivo. Quello d'addio. Perché le parole sanguinose e sanguinanti di Montella dopo gli altri due schiaffi del Siviglia a una Fiorentina brutta quanto il rigore di Ilicic sono state pesanti e a caldo, d'accordo; ma anche pesate da un allenatore che già da qualche settimana ha iniziato a valutare concretamente un addio cui anche la dirigenza viola stava preparandosi da tempo.
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Romano (Sky) non ha dubbi: “Montella dirà addio a Firenze”
Fischia, Firenze. Fischia di rabbia, di illusione e di delusione. Fischia come e più di un treno che passa. Forse l’ultimo per Montella e il suo progetto viola, contorni affascinanti …
Frecciate a Firenze e al suo tifo come alla dimensione di una squadra che probabilmente non allenerà più. Perché se "la Fiorentina ha perso qualche giocatore importante" in una notte come quella di ieri, Montella dixit, potrebbe davvero non essere più un problema suo. Molto più di una crepa, una vera e propria spaccatura di cui in società sanno da tempo. Con l'addio di Eduardo Macia a fare da avvisaglia per una rivoluzione all'orizzonte. Non a caso, nelle scorse settimane, dai piani alti viola si sono già mossi alla ricerca di altri profili per la panchina del prossimo anno. Prime telefonate, sondaggi, idee per non farsi trovare impreparati qualora Montella avesse palesato una volontà che in realtà cova dentro da mesi, stufo di tanti fattori; su tutti, diverse scelte sul mercato nell'ultimo anno solare da lui non condivise che ritiene determinanti nel fissare la "dimensione" non così importante invisibile agli occhi di Firenze, a suo dire.
Adesso il rapporto con la città è ai minimi storici, entro fine maggio è già previsto un confronto per chiarire definitivamente come comportarsi sul contratto che lega ancora Montella alla Fiorentina. E a quel punto decidere se e come salutarsi, soluzione ormai più che probabile a meno di ripensamenti che vedrebbero Vincenzo decisamente più influente sulle scelte di mercato, ipotesi questa decisamente complessa. Se addio sarà, occhio alle scelte della Fiorentina con Pradé attento a diverse idee in Italia ma anche dall'estero; ma occhio anche alla tentazione Montella per tante società, come il Milan che aspetta la questione proprietà per decidere come muoversi per la panchina. Ma non solo. L'Aeroplanino vola sempre più lontano da Firenze, mai come ora sembra un treno che passa e va via. Quel maledetto rumore dei fischi...
Fabrizio Romano - Calciomercato.com
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