Questo il pensiero di Christin Riganò a Radio Toscana (riportato da calciomercato.com): "Della scoppola contro la Juventus si ricorderanno perfino i miei nipoti, ma bisogna voltare pagina, e pensare alla difficilissima trasferta di Genova. Le motivazioni contro i bianconeri dovevano essere intrinseche: perfino noi, appena promossi in serie A, pareggiamo 3-3. Credo che la decisione di andare in ritiro sia stata presa per allontanare la squadra dalla gente, ma secondo me il ritiro non serve a niente, perché le motivazioni si trovano anche a casa propria - ha detto l'ex bomber gigliato -. Amauri è in difficoltà, fa fatica, gli mancano i rifornimenti. Quando è arrivato ero felicissimo, speravo in sei-sette gol suoi, speriamo che li faccia da qui a fine campionato".
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Riganò: “Il ritiro non serve a nulla. Amauri…”
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