Il direttore di Radio Blu, David Guetta ha intervistato in esclusiva il sindaco di Firenze Matteo Renzi, sulla situazione del nuovo stadio e non solo: "Per la partita di ieri contro il Palermo parlerei più di preoccupazione che di delusione, per la situazione in cui ci siamo cacciati. Se avessimo battuto il Palermo saremmo stati salvi.
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Renzi: “Lo stadio serve alla Fiorentina e a Firenze”
“Aspetto solo di poter far vedere le carte ai DV”. Le cifre (COMMENTA)
Eliminiamo dalla testa di tutti la questione Mercafir=scudetto. I campini erano fermi da 29 anni, una via crucis amministrativa tra i comuni di Firenze. Nel 2010 abbiamo convenuto di fare il centro sportivo con i Della Valle perché la tiritera era insopportabile. Non so dire che vantaggio tecnico porti, l'importante è che ci sia.
Lo stadio?Bisogna chiedersi prima di tutto se serve alla città, non alla Fiorentina. C'è crisi occupazionale, che non riguarda solo Firenze ma anche tante altre città dell'Italia. Prendere per esempio il cinema e farci l'Hard Rock Cafè con 140 posti di lavoro oppure ostruire un aeroporto decente da 2000 posti, sono scelte fatte per la città. Non per i privati. La Mercafir, intesa come area commerciale, è oggi in condizione di fare il suo lavoro o va ripensata? Bisogna metterci le mani sopra, perché così non funziona. E la nostra intenzione è dividerla in due parti: una delle quali è il project con la Fiorentina. E' un bando per privati interessati a costruire in un totale di 33 ettari 6000 metri quadrati di stadio, 5000 di uffici, 7000 di commerciale e, quindi, uno stadio da 40000 posti più 1 (secondo le norme FIFA) che avrebbe sia merchandising che ristorazione all'interno, dove i turisti possano visitare il museo della Fiorentina, fare attività legate alla storia della società come succede a Barcellona o a Madrid.
La famiglia Della Valle sta aspettando di vedere le carte. Noi abbiamo procedure pubbliche ed abbiamo desiderio che siano rispettose delle regole. Farle vedere adesso sarebbe "turbativa d'asta". Ed io voglio stare lontano da rischi penali verso l'amministrazione. Penso che sia una buona risposta tra avere uno stadio di proprietà e l'esigenza della città. I Della Valle sono due persone fantastiche, professionali che hanno avuto capacità di costruire un impero economico internazionale da un marchio del padre. Noi, come fiorentini, dobbiamo essere fieri e orgogliosi se vogliono investire da noi. Magari ci fossero imprenditori fiorentini che investissero così. I fiorentini devono imparare anche a preoccuparsi di cosa non facciamo noi per migliorare la nostra città. Il passaggio Mercafir è delicato per questo. Il mio parere da tifoso è che non possiamo continuare a buttare i soldi nel calcio, bisogna cambiare il modello e l'esempio che passa. Cioè spiegare ai miei figli che il derby tra Bari e Lecce è stato deciso da una partita venduta dal capitano è veramente dura. La sfida è creare un modello diverso di calcio. Avere lo stadio di proprietà è il primo passo verso questa sfida.
Rapporto tifosi-Della Valle? Diciamo la verità: non ha funzionato il meccanismo di fare calciomercato. Hanno messo 30 milioni di euro e non abbiamo un attaccante. I soldi sono stati spesi male, mi sembra che ci siano stati evidenti errori di mercato. Il rapporto con Firenze non è mai facile per nessuno, neanche per i fiorentini stessi, ma quando si innamorano quando vedono un grade progetto vincente, e non credo che Della Valle stia qui per vivacchiare. La Fiorentina non farà eccezione nella loro mentalità vincente e la squadra sarà costruita per vincere, con o senza Marcafir. Salviamo le penne, mi preoccupo della situazione mentale della squadra, in ripresa nelle ultime partite.
Il ritorno di Diego? L'idea dei tifosi di esprimere amarezza nei confronti della proprietà secondo me è sbagliato, bisogna ripartire con questa proprietà perché anche a loro girano per i soldi spesi male. Diego ha un carisma molto forte e di personalità la sua presenza è fondamentale. Per esempio una delle cose che mi ha colpito di più è stato Behrami su Twitter che ha postato una foto del discorso di Diego alla squadra prima della partita di Milano con scritto: "che bello consocere una persona come Diego". Questo fa capire l'influenza di una persona simile.
Adesso pensiamo alla salvezza, tiriamoci fuori da questa situazione prima possibile. A Roma sarà difficilissimo, poi abbiamo l'Inter. Mi piacerebbe andare a Lecce con la questione salvezza già risolta. Ho nel cuore la prima qualificazione in Champions a Torino con la rovesciata di Osvaldo e vorrei lottare per l'Europa già dall'anno prossimo.
La fine del rapporto con Prandelli? Si è rotto qualcosa prima con Corvino poi con la proprietà. Io non mi sono permesso mai di mettere bocca, non posso fare il tifoso. Mi girano le scatole quando perdiamo, faccio il tifo, canto l'inno ma non mi occupo di questioni interne perché non tocca a me.
Su tutto ciò che riguarda i contenziosi comune-Fiorentina, io faccio gli interessi del comune come giusto che sia.
Ho pianto due volte per la Fiorentina: quando andò via Baggio e quando sentivo alla Radio il gol annullato a Graziani e il gol di Brady della Juve a Cagliari che ci soffiò lo scudetto.
Delio Rossi? Ho sempre avuto una impressione positiva è un allenatore capace. Ricordo che anche Spalletti, così come Prandelli, saranno cittadini di Firenze perché hanno acquistato da poco una casa di proprietà a Firenze.Jovetic? Credo nel progetto di ripartenza della Fiorentina e lui è il migliore della squadra: se vogliamo ripartire dobbiamo tenere lui".
CHIARA BAGLIONI
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