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Ranieri: “Drogba mi ha ricordato Batistuta”

Nella sua intervista al Corriere dello Sport, di cui vi abbiamo già riportato la frase sulla Fiorentina (LEGGI), Claudio Ranieri parla soprattutto della sua ultima esperienza all’Inter e non solo. …

Redazione VN

Nella sua intervista al Corriere dello Sport, di cui vi abbiamo già riportato la frase sulla Fiorentina (LEGGI), Claudio Ranieri parla soprattutto della sua ultima esperienza all'Inter e non solo. Ecco alcuni passaggi più interessanti:

E’ davvero soddisfatto del suo lavoro milanese?

«Sì. Abbiamo infilato una serie di vittorie impressionanti e poi una serie di sconfitte che lasciano stupiti per il modo in cui abbiamo preso gol. L’esempio lampante sono i gol incassati contro il Marsiglia, negli ultimi minuti sia all’andata che al ritorno, per errori individuali».

E alla fine l’Inter è diventata la sua occasione persa.

«E’ così. Resistere quest’anno e ripartire il prossimo, era il mio obiettivo. Era l’occasione per aprire un ciclo come mi era capitato in altre piazze. Ma sono arrivato in un anno particolare per l’Inter, c’erano ancora degli spettri, ho riavviato la macchina ma poi si è fermata. E’ il mio più grande rimpianto».

L’Inter ha riscattato Guarin, poi ha preso Palacio e ora punta su Destro.

«Le racconto questo. A Natale, Moratti mi disse che voleva prendere Tevez. Io gli risposi: “Presidente, lasci stare Tevez e riporti a casa Destro. E subito” ».

Chelsea campione d'Europa: c’è ancora qualcosa di suo in quella squadra: Lampard lo prese dal West Ham.

«Anche Cech è arrivato con me. Non solo: Drogba è stato acquistato nella gestione di Mourinho, ma ero stato io a dire ad Abramovic di prenderlo. I tifosi del Chelsea mi ringraziano ancora oggi e mi dicono che tutto è cominciato con me. In Inghilterra c’è una riconoscenza diversa rispetto all’Italia: loro si ricordano la storia, in Italia si dimenticano quello che hai fatto il giorno prima».

Peccato che Drogba lasci l’Europa.

«Si porterà dietro la Champions e quel gol fantastico. Ha colpito di testa con la stessa forza con cui Batistuta tirava di destro. Ha rotto il pallone».

SI. BARG.