Quasi tutti i giocatori non vedono l’ora di tornare in campo. Perché sono nati per giocare e perché, legittimamente, non vogliono rimetterci dei soldi. Ma Ivan Rakitic, croato del Barcellona, va oltre la comprensibile voglia di poter tornare a fare il suo lavoro e rilascia delle dichiarazioni shock: “Sono pronto a correre il rischio di essere contagiato, ma voglio tornare a giocare. Lo dico con la consapevolezza che il rischio sarà molto piccolo, ma anche per la solidarietà con coloro che hanno giocato per noi dal primo minuto e che continueranno così per molti giorni. Dobbiamo giocare con le massime misure di sicurezza, sapendo che non sarà mai sicuro al cento per cento, per noi come per qualsiasi lavoratore. Anche i dipendenti dei supermercati si cambiano negli spogliatoi e hanno le stesse possibilità di contrarre il virus rispetto a noi, o forse anche di più. Loro corrono quel rischio e anche io voglio farlo”.
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Rakitic shock: “Voglio giocare, sono pronto anche a un eventuale contagio”
La presa di posizione di Rakitic
“Penso - ha aggiunto Rakitic - che abbiamo quel debito, dobbiamo restituire alla società quel che abbiamo ottenuto in questi anni, e non dico solo il termini economici: dobbiamo tornare a far divertire la gente, perché non parli solo di virus. Leggo in questi giorni di danni economici, di calendari, di retrocessioni, ma non leggo nulla di passione della gente. La Francia ha dichiarato chiuso il campionato? Penso che non esista una ricetta univoca - dice Rakitic in una lunga intervista a Marca - Ciascun Paese si regola secondo la propria situazione”. Rakitic confessa anche di aver avuto paura (“e se non è proprio paura, era un sentimento molto simile”).
Gazzetta.it
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