Un allenatore incide per il 20 per cento? Se ne occupa oggi sul suo blog Alfredo Pedullà che osserva essere un luogo comune, smontato dai fatti. Un allenatore può anche fare danni per l'80 per cento, ma la percentuale di eventuali meriti - quando sono meriti veri - risulta troppo bassa. E ci sono le motivazioni.
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Quanto incidono gli allenatori? Sarri e Sousa tanto per Pedullà
Sarri e Sousa sono due allenatori che incidono sulla squadra più della media
Anzi, due indicazioni: Paulo Sousa a Firenze e Maurizio Sarri a Napoli. Il lavoro del portoghese, indipendentemente dalla classifica che li premia garantendogli il vertice in compagnia dell'Inter, è stato fantastico. Venti per cento? Molto di più. Grazie a Montella ha trovato un gruppo molto ben formato soprattutto dal punto di vista della mentalità, così è riuscito a imporre la sua filosofia vincente. Possesso palla? Quando bisogna gestire, volentieri. Ma quando bisogna colpire, la Fiorentina verticalizza che è uno spettacolo, impone il gioco, a immagine e somiglianza del nuovo stratega.
E come potrebbe essere del 20 per cento quanto fin qui fatto da Maurizio Sarri a Napoli? Ha lavorato tatticamente, mentre il suo predecessore Benitez collezionava parole. Ha fatto un'organizzazione difensiva totale, ha rigenerato Jorginho e Hamsik, ha fatto di Koulibaly e Ghoulam due certezze, ha permesso a Higuain di ritrovare il sorriso e la voglia dei giorni migliori, ha inserito perfettamente i nuovi Hysaj e Allan.
Ci fermiamo qui. Da Sousa a Sarri: la mano dell'allenatore si vede, eccome se si vede, e non può essere del 20 per cento. Un luogo comune, uno dei tanti, smontato dai fatti.
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