Quando Vidic era a un passo dalla Fiorentina

Per la serie: quello che poteva essere, ma non è stato. Ovvero l'arrivo sfumato di Nemanja Vidic alla Fiorentina. Nel gennaio 2006 il suo passaggio in maglia viola dallo Spartak Mosca sembrava cosa fatta, il calciatore aveva già un accordo con l'allora direttore sportivo gigliato Pantaleo Corvino. Poi, però, l'affare saltò. Il Manchester United aveva bisogno di un difensore complice l'infortunio di Rio Ferdinand. I Red Devils si fiondarono, così, su Vidic, offrendogli un ingaggio superiore rispetto a quello che gli avrebbe dato la Fiorentina. Il potere dei soldi, verrebbe da dire.

Lo scorso 14 aprile è stato proprio Pantaleo Corvino, in un'intervista a Sky, a rivelare i retroscena di quella trattativa: “Dopo il pagamento della clausola rescissoria, Vidic aveva firmato con la Fiorentina. Avevamo anche trovato l'accordo per l'ingaggio, 800.000 non ricordo se euro o dollari. A gennaio dovevamo vendere un extracomunitario per prenderlo. Poi nel Manchester si fece male Rio Ferdinand e qualcuno in Inghilterra propose Vidic. Davanti ad uno stipendio tre-quattro volte superiore al nostro non ha esitato a dire di no”.

Vidic è stato una delle "colonne" dei Red Devils. In otto anni, dopo più di duecento presenze, ha vinto tre Coppe di Lega inglese, cinque campionati, altrettante Community Shield, una Champions League e un Mondiale per Club.

In estate è passato all'Inter e stasera i viola se lo troveranno di fronte. Dopo una buona pre season, il serbo non ha iniziato bene la stagione ufficiale. Rigore - generoso a dir la verità - su Quagliarella contro il Torino ed espulsione nel finale di gara, errore di disimpegno con il Palermo in occasione del momentaneo 1-0 dei rosanero e prestazione pessima, condita con il rigore su Sau, nella debacle interna contro il Cagliari.

STEFANO NICCOLI