Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il presidente del Catania Antonino Pulvirenti racconta le ambizioni del club etneo:
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Pulvirenti: “Pronti per l’Inter e per l’Europa”
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il presidente del Catania Antonino Pulvirenti racconta le ambizioni del club etneo: Nel 2010 il Catania aveva quasi un piede in B e …
Nel 2010 il Catania aveva quasi un piede in B e lei disse: in 5 anni andremo in Europa.
«Tutto passa dalla programmazione e dalla continuità, e prima ancora dalle strutture. Noi siamo incamminati su questa strada».
Qualche settimana fa avete stabilito il «premio Europa»: lei crede davvero di tagliare questo traguardo?
«Non lo so, è già bello essere in competizione e lottare alla pari con l'Inter dopo 26 giornate di campionato: mi sembra davvero un bel risultato».
Non ha paura di ripetere l'esperienza di quei club che hanno provato l'ebbrezza continentale e poi hanno rischiato di retrocedere?
«No, perché siamo consapevoli di quello che comporta una partecipazione all'Europa League. Ci attrezzeremmo adeguatamente per non compromettere innanzitutto quello che è per noi il traguardo principale: la salvezza».
Potrebbe succedere anche con Maran quello che è accaduto con gli altri predecessori andati via dopo il primo anno?
«Ci auguriamo che Maran rimanga con noi, ma sarei ipocrita se dicessi di temere un'eventuale partenza. Il Catania ha un progetto tattico che va avanti da anni e che consente a chiunque di lavorare nel migliore dei modi».
Si è parlato di modello Udinese: ci si rispecchia?
«Beh, sì, i nostri punti di riferimento sono stati sempre il Chievo e l'Udinese. E oggi che abbiamo una struttura di ottimo livello possiamo permetterci di investire sui giovani».
In estate quanti giocatori partiranno?
«Dipenderà dalle richieste e dai ricambi che riusciremo a portare a casa. Abbiamo già pronti diversi colpi sudamericani. Ma prima c'è l'Inter».
Chi deciderà la partita?
«Gomez, sento che sarà la sua giornata».
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