altre news

Pugno del dirigente della Sestese: per due presidenti la sanzione è inadeguata

Bosi (Ponte a Greve) e Bellosi (Casellina): “Sentenza della Giustizia sportiva Toscana inadeguata e profondamente antieducativa. Chiediamo l’intervento degli organismi nazionali FIGC” Spesso capitano episodi che mettono in pessima luce...

Redazione VN

Bosi (Ponte a Greve) e Bellosi (Casellina): “Sentenza della Giustizia sportiva Toscana inadeguata e profondamente antieducativa. Chiediamo l’intervento degli organismi nazionali FIGC”

Spesso capitano episodi che mettono in pessima luce il mondo del calcio dilettantistico. L'ultimo in ordine cronologico e' sicuramente il più' significativo.

Il fatto avviene durante una partita di calcio fra Sestese e Cattolica Virtus, categoria Giovanissimi Regionali di Elite. Un dirigente della Sestese, a fine partita colpisce, con inaudita violenza, il mister della squadra ospite con un pugno, dopo una lunga rincorsa e alle spalle. La vittima perde conoscenza per alcuni minuti, viene trasportata all'ospedale dove rimane in osservazione fino al giorno dopo e, una volta dimessa, continua ad accusare fortissimi emicranie. L'episodio avviene sotto gli occhi attoniti dei ragazzi che, dopo aver superato lo choc, si saranno sicuramente chiesti in cosa consiste il messaggio educativo che i dirigenti intendono trasmettere ai giovani che praticano sport.

Del fatto si occupa la stampa locale e nazionale. L'episodio, nei giorni successivi, diventa pane fresco per alcune trasmissioni di tlevisioni nazionali. La Sestese si scusa con tutti e, dall'alto dell'indubbio blasone, unito ad eccellenti uffici federali, rivendica giustamente il ruolo di società seria e sana. Quindi l'attenzione si sposta sugli organi federali (FIGC Toscana) chiamati a decidere fra una radiazione a vita del dirigente e una squalifica di parecchi anni, come avviene per diverbi particolarmente accesi con i direttori di gara. Il tema e' delicato perché la Sestese rischiava (in caso di squalifica di almeno un anno) di perdere tutte le categorie regionali. Ogni previsione logica propende per la radiazione, considerando la particolare attenzione del momento sui fatti etico-educativi, e la particolare gravità del fatto avvenuto sotto gli occhi di adolescenti che ogni società avrebbe il dovere di tutelare.

La sentenza e' uscita ieri e commina cinque mesi di squalifica al dirigente (praticamente quanto un "quasi" normale diverbio con l'arbitro). La Sestese e' salva', il pericolo di perdere le categorie importanti e' scongiurato. Per i ragazzi, per gli intenti educativi, per chi ci crede davvero nello sport, per il giovane allenatore colpito, un giorno nerissimo. La FIGC della Toscana ci deve molte spiegazioni.

A questo proposito nei prossimi giorni insieme ad altri colleghi Presidenti di società dilettantistiche promuoveremo una richiesta ai massimi organi nazionali FIGC e LND Per verificare se esistono le condizioni di richiamare la sentenza e ripristinare la certezza del diritto sportivo in Toscana

Lorenzo Bosi – Presidente Ponte a Greve

Giovanni Bellosi – Presidente Casellina