“In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta“: è così che Al Pacino sprona i suoi ragazzi prima della sfida finale nel celebre film “Ogni maledetta domenica”. Possiamo dire che anche nel calcio moderno è tutta una questione di centimetri o, per meglio dire, di chilometri, come andremo a scoprire in questa analisi, che ripercorre le grandi differenze tra due stili completamente diversi di intendere il calcio, quello british, con poca tattica e tanta corsa, e quellomade in Italy, basato più sugli schermi e sull’impostazione che sull’aspetto fisico. Bene, con questo preambolo volevamo introdurre questo confronto tra due modelli, uno in forte ascesa, uno nobilmente in decadenza: sarà perché si corre così tanto che la Premier è così avvincente?
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Premier, ma quanto corri? E la Serie A arranca…
La differenza della velocità degli interpreti dei due campionati è sempre stata sotto gli occhi di tutti, ecco uno studio che certifica le differenze tra i due campionati
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