"Pepito Rossi? Non mi aspettavo le polemiche, mi hanno messo in difficoltà e quindi devo chiarire quanto accaduto". Così il ct azzurro Cesare Prandelli, alla vigilia dell'amichevole contro il Lussemburgo, ha risposto alla domanda sul perché dell'esclusione di Rossi. "Con Rossi - ha raccontato il ct - ci siamo incontrati prima di dare i 30, l'ho avvisato che aveva fatto pochi minuti, ero andato con l'intenzione di dirgli che non era nei 30, poi ho capito che era qualcosa di bello, di forte, un messaggio per tutti, qualcosa da far leggere ai nostri ragazzi. In quel momento ho detto non sei nei 23, ma puoi essere una bella storia da raccontare. È stata una decisione difficile, in quel momento non ho avuto il coraggio di essere forte, tutti sapevano il proprio ruolo, mi meraviglio che si sono meravigliati. Prima dell'ultima gara gli ho detto che da un punto di vista fisico tutto bene, ma che volevo vedere qualcosa in più in campo, quei gesti che un giocatore inconsciamente fa. Gli ho detto che voglio vedere un attaccante, ho tolto anche Immobile, ma non ho visto quello che dovevo vedere. Mi sono sentito una grande responsabilità verso la mia squadra, verso la Fiorentina, tifosi, era un rischio talmente grande che non me la sono sentita, sarebbe stato facile sceglierlo, gli ho comunicato che non aveva superato il percorso di guarigione".
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Prandelli: “Rossi sapeva dell’esclusione”
“Meravigliato dalla sua reazione. Non ho avuto il coraggio di essere forte”
(Gazzetta.it)
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