La notte scorsa, alle 3:00, poco dopo il rientro dalla sfida con l’Irlanda, Demetrio ALBERTINI, Cesare PRANDELLI e tutto lo staff della Nazionale si sono messi in marcia: il tempo di togliersi la divisa e infilarsi la tuta, sfidando anche le battute dei calciatori che dopo la cena a notte fonda sono andati a dormire.Tre ore e mezza di cammino, ventuno chilometri percorsi a piedi. Quella che sembra una follia, è in realtà una promessa fatta ai frati camaldolesi in caso di passaggio del turno. “Se passiamo il turno, veniamo a piedi a trovarvi”, avevano detto Prandelli e soci il 5 giugno all’arrivo a Cracovia ai frati camaldolesi che vivono a una ventina di chilometri dall’albergo della Nazionale, a Wieliczka.Promessa mantenuta: il gruppone, con i più giovani in testa, arriva in convento con un distacco di 25’ sui più anziani, accolto dagli applausi ironici dei primi. Rientro in albergo alle 7,15.
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Prandelli in marcia dopo la vittoria
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