Michel Platini affida al sito della Uefa il suo messaggio di fine anno, partendo dal fatto che "recentemente il calcio non ha sempre proiettato la migliore immagine di se stesso. Abitudini moralmente riprovevoli sono continuate, nonostante gli sforzi per eliminarle. La manipolazione di partite, gli eccessi violenti o discriminatori di frange estremiste che inquinano le tribune di certi stadi, gli eccessi nel sistema del trasferimenti, le cifre esagerate incassate da intermediari, contratti che non sono rispettati, stipendi dei giocatori non pagati, il traffico dei minori, a cui viene promessa la luna da venditori di sogni, con la maggior parte di loro che finisce invece nel trovare solo delusione e miseria. Parti terze che posseggono cartellini di giocatori - una vera bomba ad orologeria nel calcio moderno - una piaga che sporca l'immagine del calcio in un periodo in cui il gioco ha raggiunto livelli senza precedenti e offre uno spettacolo mai visto prima".
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Le Roi sostiene poi il fair play finanziario. "Ad alcuni club e' stata vietata la partecipazione alla Champions e all'Europa League, o per motivi riguardati la loro gestione finanziaria, o per il loro coinvolgimento nella manipolazione di partite. Per questo ultimo motivo, degli arbitri sono stati squalificati a vita da ogni attivita' legata al calcio. Si sono giocate partite a porte chiuse per punire il comportamento di certi 'tifosi' che non appartengono ai nostri stadi. Per finire, i conti finanziari dei club europei sono stati studiati con attenzione secondo le regole del 'bilancio in pareggio' e le prime conclusioni a riguardo verranno consegnate nei prossimi mesi". Per quanto riguarda il fair play finanziario, "saremo in grado di adottare misure che sono imperative per il benessere del calcio. Tutte queste misure non ci rendono piu' popolari, questo e' evidente - riconosce Platini - Ma il mio obiettivo non e' quello di essere popolare. Il mio obiettivo e' quello di essere responsabile.
Repubblica
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