Ai microfoni di Radio Blu è intervenuto Sandro Piccinini, commentatore di Mediaset Premium che ieri ha raccontato Fiorentina-Juve: Chiesa, Sousa e Antognoni i temi trattati con uno dei volti più noti del panorama televisivo: "L'affetto per Antognoni è risaputo e c'era voglia di festeggiare il suo ritorno in società. La coreografia è stata di grande gusto e ha colpito tutti, era un omaggio doveroso al suo rientro come dirigente. Ma non mi ha stupito quello che ha fatto Firenze per la sua bandiera, perché la fiamma di passione dei tifosi nei confronti di Antognoni non si è mai spenta. Le bandiere in società? Non è sempre detto che funzioni. Fare il dirigente è un ruolo complicato, ma Giancarlo aveva dimostrato di saperlo fare già con la gestione precedente. Aggiungendo la capacità alla forza di una bandiera può dare qualcosa anche a livello internazionale, la Fiorentina può solo guadagnarci".
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Piccinini: “Chiesa potenziale campione. Antognoni? Aggiunge dimensione internazionale, ieri omaggio doveroso”
Il commento del volto di Mediaset Premium che ieri ha raccontato Fiorentina-Juventus: "Sousa? E' da big, ma anche la Fiorentina lo è. Dispiacerebbe dovesse andarsene"
Su Chiesa e Sousa: "Chiesa? Ha le stigmate del campione, rimanemmo tutti colpiti anche all'esordio allo Stadium. Ha grande personalità, poi il lavoro svolto con Paulo Sousa lo ha fatto crescere anche dal punto di vista fisico. Tecnicamente è completo e ha talento e gusto di saltare l'avversario e tirare in porta. Ha già la maturità e la fame giusta per sfondare. Sousa? Può fare bene in una grande società, ma anche la Fiorentina lo è. Ci può essere stato un momento di frizione per via del mercato, ma sulle sue doti di campo e di come sa individuare le capacità di calciatori non ci sono dubbi: vedesi Sanchez reinventato difensore nelle ultime due partite. Ha esperienza internazionale e dispiacerebbe per la Fiorentina se dovesse andarsene".
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