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Perché, in fondo, Emiliano è (il numero) uno di noi

  C’è un tifoso in questo momento che non sta seguendo con febbrile entusiasmo i movimenti in attacco della società viola. Ha gli occhi puntati sulla maglia numero 1, in …

Redazione VN

C’è un tifoso in questo momento che non sta seguendo con febbrile entusiasmo i movimenti in attacco della società viola. Ha gli occhi puntati sulla maglia numero 1, in attesa di scoprire se porterà ancora scritto il suo nome o quello di qualcun altro.

Emiliano Viviano, una partita difficile quella che si sta giocando sulla pelle del portiere tifoso e che ne deciderà il suo futuro. Una partita vissuta da spettatore, in attesa di un verdetto che non mette in palio tre punti, ma la possibilità di continuare a vivere un sogno. Il suo sogno.

Sette milioni sono tanti, probabilmente troppi per quanto visto in questa stagione, andata avanti tra alti (soprattutto nelle ultime 5 giornate) e bassi; tra i cori della sua curva, che lo voleva addirittura capitano, e le indecisioni contro la Roma all'Olimpico. Chissà se in questo momento non si stia chiedendo se avrebbe potuto fare di più, se non si sarebbe potuto parlare di lui come una questione indiscutibile e non come un nodo intricato da sciogliere.

Viviano non è certo il portierone invalicabile alla Handanovic o alla Buffon, ma è un buon portiere, ed è soprattutto il giocatore dal quale si è deciso di ripartire per rifondare la Fiorentina post-Corvino. Non sappiamo quali siano le intenzioni della società e quali saranno le future decisioni. Sappiamo, però, che Emiliano è stato preso perché aveva “qualcosa in più” rispetto a tutti gli altri portieri: era uno di noi. E questo non è cambiato. Ha giocato bene, ha giocato male, ha fatto la panchina e si è ripreso il posto da titolare, il tutto, sempre con la serena consapevolezza di star giocando per i suoi colori.

No. Tecnicamente Viviano non vale i sette milioni richiesti dal Palermo, non ha portato punti decisivi nel bottino della Fiorentina, disputando un campionato talvolta con più punti interrogativi che esclamativi. Ma se l’alternativa deve essere un portiere qualunque di buone qualità, ecco, allora ricordiamoci di quel “qualcosa in più”. Ricordiamoci che avere il cuore viola non ha prezzo, non si trova sul mercato e merita almeno il serio tentativo di trattenerlo. Ricordiamoci che Emiliano Viviano è uno di noi e ricordiamoci che questo vale molto più di tutto il resto.

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