Colpire patrimonialmente chi si rende colpevole di frodi sportive, consentendo il sequestro preventivo e la confisca dei beni (anche in caso di patteggiamento). È questa una delle misure più significative del giro di vite contro il calcioscommesse che il Governo Renzi intende varare. Venerdì scorso un disegno di legge ad hoc (“Misure volte a rafforzare il sistema sanzionatorio relativo ai reati finalizzati ad alterare l’esito di competizioni sportive”) è stato licenziato dal Consiglio dei ministri e trasmesso al Parlamento. Il provvedimento ha già ricevuto l’approvazione degli uffici legislativi del ministero dell’Interno e di quello della Giustizia e nasce da una proposta presentata dalla Lega di Serie B lo scorso febbraio.
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Pene pecuniarie per colpire la frode sportiva
Il disegno di legge va avanti nel suo iter
Il Ddl stabilisce di inserire nel perimetro del decreto legislativo 231/01, che disciplina la responsabilità amministrativa delle società nel caso di reati commessi da dirigenti o dipendenti, anche la frode sportiva e la raccolta illegale di scommesse, con multe fino a 775 mila euro per i club. Per quanto riguarda il primo profilo, inoltre, questo tipo di modifica normativa, potrebbe spingere anche a superare e/o attenuare in qualche misura il principio di responsabilità oggettiva tipico dell’ordinamento sportivo, limitando le conseguenze anche patrimoniali per quei club che abbiano adottato modelli organizzativi trasparenti e potenzialmente idonei a prevenire le condotte irregolari. Così scrive nel suo blog Marco Bellinazzo.
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