Milan-Fiorentina, per chi si chiama Pazzagli di cognome, non può essere una partita come tutte le altre. E così, tra ricordi e speranze, abbiamo intercettato telefonicamente Edoardo Pazzagli, figlio di Andrea con un passato nelle giovanili della viola e con un pre campionato, quello della stagione 2012-13, vissuto con il Milan.
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Come sta andando la sua nuova avventura alla Pistoiese?
«Abbiamo fatto un inizio di stagione abbastanza positivo anche se i miei obiettivi personali sono sempre quelli di migliorare e di salire di categoria. Io negli anni ho vissuto situazioni di prime squadre come alla Fiorentina e al Milan e ambisco a tornare a quei livelli»
Il suo legame con la Fiorentina è sempre molto forte?
«Beh direi di si. Alla Fiorentina sono stato 12 anni facendo tutta la trafila delle giovanili fino ad arrivare in prima squadra. Firenze è casa mia e ci vivo tutt’ora e sono molto grato al club viola per quello che mi ha dato».
Milan e Fiorentina hanno caratterizzato anche la carriera di suo padre. Pensa che la partita di domenica sarebbe stata di suo gradimento?
«Sicuramente si. Mio padre amava il calcio e una partita del genere gli sarebbe piaciuta. Lui ha sempre avuto un ottimo rapporto con ambedue le società: col Milan è stato protagonista di vittorie importanti mentre con la Fiorentina, pur non avendoci giocato in Serie A, è sempre stato legato con contatti continui e a Firenze era molto rispettato sia come personalità sia come intenditore di calcio».
Anche alla Fiorentina Neto e Tatarusanu c’è un bel duello tra i pali.
«Neto lo conosco perché nel mio ultimo anno alla Fiorentina ci siamo allenati insieme e posso dire che è molto forte. A me piace molto come portiere anche se ha avuto un avvio difficile. La gente deve capire che il nostro ruolo non è facile e ci vuole un po’ di tempo per dimostrare le nostre doti. Adesso è uno dei protagonisti indiscussi della viola».
Milan-Fiorentina sarà anche Inzaghi contro Montella. È favorevole alla presenza di giovani allenatori su panchine così importanti?
«Finalmente si sta dando spazio ai giovani, sia in panchina sia in campo. È una cosa positiva. Non sono gli ultimi arrivati: Inzaghi ha vinto tutto è ha grande esperienza sul campo oltre ad avere la stima ed il rispetto di tutti. Montella è molto preparato».
La lasciamo con un pronostico. Come finisce domani sera?
«Mi auguro di vedere una bella partita, magari con un bel 2-2».
milannews.it
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