Paulinho, capitano del Livorno, picchiato dai tifosi

In quanto rappresentanti di una parte del tifo amaranto vogliamo assolutamente prendere le distanze da chi ieri, alla fine della partita contro la Lazio, ha pensato bene di alzare le mani sul nostro capitano, Paulinho.

Fermo restando che il gesto di per se è assurdo, fermo restando che nessuno della squadra, per l'impegno che ha sempre messo in campo, si sarebbe meritato un trattamento del genere, sottolineiamo come, meno che mai, lo meritasse il numero 9. Vogliamo credere che chi è stato artefice di questo gesto passasse dall'Armando Picchi per caso e non fosse nemmeno a conoscenza del giocatore che aveva di fronte e di che cosa stesse facendo, perché altrimenti non riusciamo a darcene una spiegazione.

Come detto prendiamo le distanze e ci teniamo a manifestare tutto il nostro sostegno alla squadra e all'allenatore, e soprattutto a Paulinho, ringraziandolo per tutto quello che ha fatto per i nostri colori. Questo è un ragazzo che è tornato a Livorno ed in tre anni si è preso sulle spalle una squadra, togliendola dall'abisso della retrocessione due anni fa, trascinandola in serie A lo scorso anno e dannandosi l'anima in ogni minuto di ogni partita per cercare di trovare la salvezza quest'anno.

Ha sempre speso parole di amore verso la nostra piazza e verso la tifoseria e lo ha sempre dimostrato nei fatti e la tifoseria tutta lo ha sempre amato e sostenuto. Non ci va che per il gesto di un singolo si vada ad incrinare il rapporto che si è venuto a creare con il nostro numero 9 che ha saputo portare la fascia di capitano degnamente in ogni occasione. Per questo motivo ribadiamo il nostro sostegno a Paulinho facendoci portavoce di questo spicchio di tifoseria e, molto probabilmente, di tutta la tifoseria amaranto. Forza Paulo, Livorno tutta ti sostiene e ti vorrà sempre bene! Questa città, qualunque sarà il tuo futuro, sarà sempre casa tua!

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