Pallone e giornali possono costare molto cari. Ne sa qualcosa Diego Della Valle che pochi giorno fa ha dovuto approvare il bilancio 2014 della sua holding Diego Della Valle & C. srl chiuso con una perdita di 66,3 milioni di euro rispetto all’utile di 97,1 milioni del precedente esercizio. Il disavanzo è stato ripianato attingendo alle riserve.
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Pallone e giornali “pesanti”, perdita di 66 mln per la holding di DDV. Fiorentina svalutata
L'articolo del financial reporter Andrea Giacobino sull'impero dei Della Valle
Da dove deriva il maxipassivo? Tutto nasce dai 96,2 milioni di “componenti straordinarie nette”. Altro non sono che le svalutazioni effettuate sulle quote del 97% nella squadra calcistica Acf Fiorentina (svalutata di 35,9 milioni), nella Fadel Srl che partecipa indirettamente al capitale di Ntv (l’operatore ferroviario privato lanciato da Luca Cordero di Montezemolo, intimo di Della Valle) svalutata di 29,7 milioni e 6,8 milioni di writeoff sulla Rcs MediaGroup. Nell’editrice del “Corriere della Sera” Della Valle possiede il 4,6% cui si aggiunge un altro 2,6% detenuto attraverso la DiVi Finanziaria.
Se pallone, giornali e treni deludono, soddisfazioni per Della Valle sono arrivate da 24 milioni di realizzo di attività liquide in valuta, insieme a 15 milioni di dividendi, provenienti da una serie di partecipate, da Tod’s alla stessa DiVi Finanziaria fino ai fondi di private equity lussemburghesi Charme, lanciati sempre sotto la regia di Montezemolo. Qualche buona nuova anche sul fronte di altre quote di minoranza, come da Mediobanca rivalutata di 5,3 milioni, dal 5,5% di Piaggio (3,1 milioni) e dal 6,9% di Bialetti (2,2 milioni) mentre sono stati comprati titoli Luxottica per circa 3 milioni.
Lo scorso anno Della Valle ha venduto ad Agusta Westland il suo elicottero Dauphin AS365 N3 acquistando dall’azienda Finmeccanica un velivolo più moderno, l’AW139. E quest’anno l’imprenditore è stato nuovamente salassato dalla Fiorentina con 9,7 milioni di versamento in conto capitale oltre a sborsare circa 11 milioni fra aumenti di capitale e sottoscrizioni di prestiti obbligazionari per mantenere la partecipazione del 34,6% in Italian Entertainment Group (Ieg), la scatola che possiede Cinecittà e che ha lanciato la Cinecittà Parchi. Ieg è presieduta da Luigi Abete che, oltre ad essere presidente di Bnl Bnp Paribas, è anche un altro buon amico di Della Valle.
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