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Padre Bragagni, un tifoso speciale nel Chaco Boliviano

Nell’era del calcio milionario (in euro) c’è una storia che vi vogliamo raccontare. E’ quella di Padre Gilberto Bragagni missionario francescano, nato a Chiusi della Verna (AR) che vive e …

Redazione VN

Nell'era del calcio milionario (in euro) c'è una storia che vi vogliamo raccontare. E' quella di Padre Gilberto Bragagni missionario francescano, nato a Chiusi della Verna (AR) che vive e opera in Bolivia da ormai quasi 40 anni. Tifoso viola da sempre, Padre Gilberto ha seguito da lontano tutte le vicissitudini della Fiorentina cercando di raccogliere informazioni con tutti i mezzi possibili anche quando si trovava nei posti più remoti del Chaco Boliviano.

Nell’ambito della sua attività pastorale e delle funzioni sociali ed educative, padre Gilberto ha cercato di mantenere viva la sua passione per il calcio e per la sua Fiorentina fondando nella seconda metà degli anni 90 una squadra di calcio nella città di Villa Montes. Il nome della squadra fu FLORCHACO.  La notizia giunse agli allora dirigenti dell’AC Fiorentina che offrirono il loro sostegno all’iniziativa di questo speciale e lontano tifoso viola inviandogli le divise ufficiali della prima squadra. E fu così che con indosso la maglia viola, la FLORCHACO vinse il campionato locale portando in alto il nome della Fiorentina anche in quella sperduta parte del mondo. Padre Gilberto ci tiene a dire che  gli ingredienti del successo furono l’entusiasmo e la preparazione e non certo i soldi.

In questi giorni Padre Gilberto è a Firenze per un breve periodo e, da bravo tifoso, segue con attenzione gli sviluppi di mercato e il procedere della preparazione. Trepida soprattutto per vedere all’opera finalmente dal vivo, al Franchi, la nuova squadra nei suoi due prossimi incontri sperando di poter tornare in Bolivia a raccontare di un avvio eccellente e magari ripetere con il suo Florchaco le imprese dei ragazzi di Montella.

Certamente sarebbe una bella cosa se la dirigenza viola potesse invitare al Franchi un tifoso speciale come padre Gilberto. Sarebbe, per lui che vive in un mondo dimenticato dai più, una gioia incredibile poter andare al Franchi ad ammirare i suoi beniamini.

A.B.