A proposito dell'amichevole che la Fiorentina giocherà domani al Bernabeu contro il Real Madrid, Radio Blu ha contattato l'ex centrocampista viola Alberto Orzan in campo contro i Blancos nella finale di Champions 1956-57: “Non sono mai stato un grande tifoso di una squadra in particolare, ma sono attaccato alla maglia viola e abito ancora in Toscana, significa che io amo fortemente Firenze al contrario di qualcuno che lo dice e dopo due giorni se ne va. Non mescoliamo i sentimenti con la professione.
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L'ex viola, presente alla finale di Champions 56-57 contro i Blancos: "Firenze ha avuto sempre un grosso partito di persone che ama la squadra a prescindere da tutto"
Durante quella finale di Champions, con 120 mila spettatori che ti guardano, ti sale una voglia di giocare e un'adrenalina per fare il tuo massimo che ti presenti contro il Real Madrid quasi alla pari. Riuscimmo a fare una grande partita, anche se danneggiati da un rigore maledetto.
Scudetto con la Fiorentina? E' un onore per me essere uno dei pochi ad averlo vinto, Firenze ha avuto sempre un grosso partito di persone che ama la squadra a prescindere da tutto e sono convinto che anche quest'anno la tifoseria darà una grossa mano a questa rosa nuova.
Sono ottimista del futuro, ma rimango perplesso sulle situazioni che succedono in difesa, ci sono degli errori che permettono agli avversari di fare gol e mi rimangono sul gozzo. Non ti puoi permettere di far fare gol così a uno come Icardi. Ti fa arrabbiare la posizione dei difensori.
Un ricordo particolare con la Fiorentina? Sono stato benissimo nonostante inizialmente facessi tanta panchina. Mister Bernardini era una persona incredibile, mi ha messo nei ruoli più inusuali dandomi fiducia incondizionata. Nei successori non ho più sentito la fiducia in me che aveva Bernardini e il mio sentimento, anche verso la maglia, è andato scemando".
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