Quella contro la squadra di Delneri doveva essere l'ultima con la maglia dell'Empoli dopo tante gare vissute da protagonista e metà stagione a dir poco deludente, poi l'infortunio alla caviglia ha fatto sì che il saluto al Castellani fosse rimandando alla prima da ex con la maglia viola addosso. C'è senz'altro l'Udinese nel destino di Riccardo Saponara, almeno in questo inizio 2017. Il fantasista di Forlì, messi alle spalle i guai fisici, è finalmente in odore di convocazione per la sfida di domani al Franchi proprio contro i bianconeri.
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Ora tocca a Saponara: il futuro è adesso
Il fantasista è in odore di convocazione. Perché non puntare anche sulle sue risorse per provare a rivitalizzare una squadra sempre più incartata su se stessa?
A darne timida conferma è stato Paulo Sousa in sala stampa: "Saponara è arrivato con un infortunio, si sta integrando. Insieme a Kalinic ha fatto tutti gli allenamenti col gruppo ed è possibile che vengano convocati entrambi". Una buona notizia anche per chi coltiva le residue speranze europee della Fiorentina in questa stagione. Perché se è vero che l'acquisto del numero 21 è mirato principalmente alla prossima stagione e che a destare le preoccupazioni maggiori è il reparto difensivo, lo è altrettanto il fatto che le trame viola d'attacco abbiano bisogno di un tocco d'imprevedibilità.
E allora, senza voler addossare al giocatore responsabilità ingiustificate, perché non puntare anche sulle sue risorse per provare a rivitalizzare una squadra sempre più incartata su se stessa? Magari a partire da domani, in caso di convocazione, con uno scampolo di partita se la situazione sul terreno di gioco dovesse mettersi per il verso sbagliato (o particolarmente bene).
Per Saponara parlano i sei mesi con Sarri e la stagione passata agli ordini di Giampaolo, oltre che gli innumerevoli attestati di stima. Uno in particolare era arrivato solo qualche mese fa e guarda caso porta la firma di un grandissimo ex Udinese ed ex Empoli, Totò Di Natale: "Il vero numero 10 in Serie A? Saponara. E' maturato, sa lanciare le punte, si inserisce in zona gol, tira, ha classe e qualità. E soprattutto fantasia". Se lo dice lui, forse, c'è da fidarsi.
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